Antonio Misiani, viceministro all’Economia, a Rainews24, parlando delle misure del decreto agosto, ha annunciato: «Abbiamo l’obiettivo di aiutare i contribuenti in una fase economica difficile, permettendo a chi doveva versare a settembre le imposte di marzo, aprile e maggio che sono state sospese di avere molto più tempo per farlo, la metà entro il 2020 l’altra metà nei due anni successivi. Stiamo anche valutando l’ulteriore misura del rinvio fino a novembre dell’emissione delle cartelle esattoriali».

Sulle cartelle esattoriali si era già espresso oggi Gino Sciotto, presidente nazionale della FAPI (Federazione autonoma piccole imprese), secondo cui «urge una proroga della sospensione delle attività di accertamento e notifica di atti e cartelle fiscali almeno fino a fine anno, in attesa che Governo e parlamento lavorino ad un provvedimento che sia di vera pace fiscale per contribuenti e cittadini: uno stralcio tombale».

«Qualora una valanga di accertamenti fiscali, dopo il 1 settembre, si abbattessero sui contribuenti italiani – ha aggiunto – equivarrebbe e condurrebbe il Paese in una grave stagnazione economica, impedendo la ripartenza della produzione in Italia dopo il lookdown imposto dall’emergenza Covid-19».

«Per imprese e cittadini è indispensabile immaginare un provvedimento del Governo che dia loro la possibilità di azzerare tutte le cartelle esattoriali, necessario per chiudere pendenze con il Fisco. Non serve una nuova rottamazione, la quater, ma un reset totale di tutti i balzelli, per aiutare le aziende a mettere in campo nuovi investimenti, e consentire alle famiglie di aumentare i consumi», ha concluso.

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