Francesco Vaia, direttore sanitario dell’Istituto per le malattie infettive Lazzaro Spallanzani di Roma, intervistato dal Corriere della Sera, ha spiegato che “il virus sembra avere sempre più i connotati di una malattia stagionale endemica“.

L’esperto ha detto che il coronavirus “non sta più prendendo i polmoni, ma si sta fermando alle prime vie aeree, come capita con le più comuni patologie respiratorie”.

La variante del coronavirus Omicron “è poco patogena e presenta un’attenuazione della malattia”, ha aggiunto Vaia, rimarcando che “quasi l’80% dei contagiati da Omicron è pauci o asintomatico”. Sempre su Omicron, ma sua Facebook, Vaia ha sottolineato che la ridotta aggressività “è anche una ulteriore prova di come la campagna vaccinale, rafforzata dai progressi nella somministrazione della terza dose, contribuisca a rendere Covid una malattia meno pericolosa”.

Tuttavia, non si possono prevedere nuove ondate del virus: “in autunno si penserà a mettere al sicuro gli anziani e i fragili, proprio come da anni si fa con il virus stagionale”, ha proseguito l’esperto.

Poi, dal momento che Omicron è “molto più contagiosa” della variante Delta, “per evitare l’alta incidenza che stiamo osservando, oltre al superamento del brevetto, serve urgentemente un aggiornamento dei vaccini contro le varianti“.

Infine, allo Spallanzani è in fase di sperimentazione la nuova pillola anti Covid-19: “Dai primi risultati sembrerebbe dare gli effetti sperati: la malattia non si aggrava”.

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