Dopo il virologo Fabrizio Pregliasco anche l’infettivologo Matteo Bassetti ha espresso preoccupazione sulla variante delta, l’altro nome della variante indiana del coronavirus.

«La situazione inglese ci deve preoccupare – ha detto Bassetti all’Adnkronos – perché dobbiamo sorvegliare e far sì che non esistano dei cluster da variante indiana, serve un’attenta sorveglianza che con i numeri attuali italiani (1.000-1.500 positivi) possiamo sequenziare tutti i nuovi contagi e verificare se c’è la variante».

«In Italia – ha proseguito l’esperto – abbiamo scelto una strategia vaccinale leggermente diversa dal Regno Unito, dove hanno accorciato il periodo tra prima e seconda dose. Quello che sta succedendo nel Regno Unito, con l’aumento dei casi collegato alla variante indiana, è legato da una parte al fatto che la gran parte della popolazione è vaccinata con una sola dose e poi che alcuni hanno posticipato di molto la seconda dose. Questa variante è però ricordiamola coperta dai vaccini che stiamo utilizzando».

Infine, sulla combinazione dei vaccini Bassetti ha ricordato che «il mix di vaccini si può fare, ci sono almeno tre studi avanzati (in fase 2) che dimostrerebbero che funziona e potrebbe dare risposta migliore».

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