Sgominata a Modena un’associazione a delinquere finalizzata al traffico di droga. Tre gli indagati figurano i nomi di ci sono i fratelli Gabriele, Andrea e Cristian Scarantino, ovvero i tre nipoti di Vincenzo Scarantino, il falso pentito della strage di via D’Amelio nella quale perse la vita il giudice Paolo Borsellino. Sono 19 le misure di custodia cautelare scattate stamani.

Il blitz a Modena

I tre nipoti di Vincenzo Scarantino sarebbero accusati di essere “a capo dell’associazione a delinquere finalizzata al traffico di droga che a Modena ha portato questa mattina a 19 misure di custodia cautelare”. L’operazione è stata eseguita da polizia e carabinieri di Modena, su ordine della Direzione distrettuale antimafia della Procura di Bologna. L’ipotesi di reato è di associazione a delinquere finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti, prevalentemente cocaina.

Associazione criminale dedita allo spaccio

Sono state eseguite 45 perquisizioni domiciliari. L’attività, originata dalle congiunte risultanze acquisite dalla squadra mobile della Questura e dal nucleo investigativo del comando provinciale dei carabinieri di Modena, avrebbe consentito di acquisire gravi indizi di colpevolezza in relazione all’esistenza di un’associazione criminale, attiva quanto meno a partire dal 2018, dedita al traffico di sostanze stupefacenti.

Le accuse ai fratelli Scarantino

In particolare, i tre fratelli Scarantino sono ritenuti dagli investigatori al vertice dell’associazione, con compiti di gestione e di reclutamento dei sodali, individuazione dei fornitori, individuazione dei luoghi di stoccaggio dello stupefacente.  L’organizzazione, secondo le indagini, contava su una rilevante dotazione materiale costituita da armi, basi logistiche per la custodia di ingenti partite di droga, auto (alcune delle quali modificate per le finalità di trasporto delle sostanze stupefacenti) denaro, innumerevoli utenze e telefoni cellulari criptati. Nel corso delle attività d’indagin sono stati sequestrati 18 chili di cocaina, 5 chili di eroina, 300 chili di hashish, 92 chili e 95 piantine di marijuana, nonché 230 mila euro in contanti e 6 pistole con relative munizioni.