Il ruolo e le difficoltà della donna nella vita, nel lavoro, a casa, sono al centro di una performance teatrale che si terrà l’8 marzo sulla scalinata del teatro Massimo. Cgil, Cisl e Uil propongono la loro iniziativa unitaria in occasione della Giornata Internazionale della donna per ricordare le discriminazione e le violenze subite dalle donne ma soprattutto per raccontare le conquiste sociali, politiche e economiche del pianeta donna.
L’iniziativa, dal titolo “Tra Volti di donna” si svolgerà l’8 marzo alle 17.30 a Piazza Verdi, sulla scalinata del Teatro Massimo, palcoscenico aperto alla città per condividere i racconti, i monologhi, i brani che un gruppo di registi, attori e attrici metteranno in scena sul tema delle donne, dei diritti, del valore del lavoro. L’esibizione artistica sarà intercalata dagli interventi di 5 donne, un’immigrata, una studentessa, una precaria, un’imprenditrice e una pensionata. Presenta Mario Azzolini. Partecipano gli attori Giovanni Nanfa ed Elena Pistillo e ci sarà uno spettacolo messo in scena dal regista Claudio Ambrosetti, con Vincenzo Intravaia, aiuto regista e fonico e la partecipazione delle attrici Laura Tarallo, Nancy Trabona, Lidia Cirafici e Maria Sofia Uccello. Oltre allo show, musiche e giochi di luce. L’organizzazione della manifestazione è a cura di Alessia Gatto per la Cgil, Federica Badami per la Cisl e Adriana Adonadio per la Uil.
“Attraverso la testimonianza e il racconto di donne giovani e meno giovani – scrivono in una nota CGIL CISL e UIL- vogliamo stare vicini alle donne che affrontano i tanti problemi che affliggono la società: la mancanza di lavoro, la conciliazione tra tempi di vita e di lavoro, il diritto a una pensione dignitosa, il diritto allo studio e ad avere una prospettiva lavorativa, le difficoltà che troppo spesso le donne affrontano per avere pari trattamento in termini lavorativi e carrieristici, il diritto a non essere discriminate, a non subire molestie. Tutto questo viene gridato, alla cittadinanza, attraverso le voci di donne, lavoratrici, pensionate, immigrate, studenti. Ognuna con un diverso “volto di donna” ma con un elemento in comune: la rivendicazione di un diritto”.
“Abbiamo scelto di fare una rappresentazione in piazza insieme – continuano Cgil, Cisl e Uil – perché quella dell’8 marzo è una giornata che appartiene al mondo democratico e, pertanto, dev’essere restituita alla cittadinanza. Cercheremo di parlare al cuore delle persone, per coinvolgerle, richiamarle alla riflessione e alle battaglie su temi che sono patrimonio di tutte le donne, ma anche degli uomini”.
Le pari opportunità e l’uguaglianza di genere, assieme a pensioni, fisco, rilancio del Mezzogiorno, politica industriale, pensioni, contratti e gestione della crisi, sono i i temi sui cui è ripartita una grande stagione di confronto tra le organizzazioni sindacali, impegnate nel riaffermare il ruolo delle parti sociali, del sindacato, quale elemento fondante di democrazia, di tutela e miglioramento delle condizioni di vita e di lavoro.
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