A Palermo è stata anticipata la tendenza del centrodestra di governo mentre Silvio Berlusconi è intervenuto alla proclamazione di Lagalla Sindaco. Intanto il governatore Musumeci manda messaggi alla coalizione in u cui è presente un ampio fronte del no alla sua ricandidatura. Insomma, come sempre, la Sicilia si conferma fucina della politica nazionale, uno specchio di quello che poi accadrà a livello nazionale.
La lotta per la leadership
Oltre a quello dei ballottaggi in alcuni comuni, il centro-destra è impegnato in una lotta senza esclusione di colpi per la leadership della coalizione. La parola d’ordine sembra essere unire le forze, al netto dei tanti distinguo a livello locale. Un messaggio che anche Silvio Berlusconi, intervenendo telefonicamente alla festa per la vittoria di Roberto Lagalla a Palermo, rilancia, chiedendo di non fare “regali insperati al centrosinistra”.
L’appello di Berlusconi
“Il centro-destra ha bisogno di essere unito, senza perdersi in questioni sterili come la discussione sulla futura leadership. Dove siamo riusciti a farlo, come a Palermo, abbiamo dimostrato di rappresentare la maggioranza naturale degli italiani. Dove ci siamo divisi, dove sono prevalsi – mai per nostra iniziativa – contrasti locali, abbiamo fatto un regalo insperato alla sinistra. Quella stessa sinistra che il crollo dei Cinque Stelle rende lontana da qualsiasi ipotesi di vittoria elettorale”.
Forza Italia chiave di volta
Per Berlusconi è importante che si riparta da una coalizione che gli italiani percepiscono come un blocco unito da valori e programmi. “Il centro-destra è composto da forze politiche diverse ma è unito da un buon programma per l’Italia e soprattutto è unito nelle coscienze di tanti italiani che non possiamo permetterci di deludere. Per questo dalla vostra vittoria viene per tutti noi un grande incoraggiamento. Forza Italia a Palermo è la chiave di volta di un centro-destra vincente. E’ quello che accadrà anche a livello nazionale, perché la Sicilia come sempre anticipa le tendenze del paese”.
Il messaggio di Musumeci, “Tolgo il disturbo”
E proprio dalla Sicilia arriva l’uscita di Musumeci. Il governatore siciliano, infatti, in occasione dell’inaugurazione di
una mostra detta una frase che suona come la rinuncia alla sua ricandidatura. “La Regione Siciliana ha fatto molti interventi anche nel settore della cultura e per quelli che non sono finiti ci sarà il mio successore perché io toglierò il disturbo”. Una messaggio inaspettato che genererà dei contraccolpi.
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