L’election day è a rischio caos in Sicilia visto che i siciliani residenti all’estero rischierebbero fortemente di non potere votare contemporaneamente per le elezioni regionali e per quelle politiche. E’ quanto denunciato dal deputato regionale del M5S all’Ars Giovanni Di Caro secondo cui, per le elezioni politiche, i siciliani all’estero potranno votare tramite la scheda che riceveranno per posta a casa, mentre per le consultazioni regionali dovranno recarsi al seggio.
Il caos per i residenti all’estero
“Questo – dice il deputato – a causa dei regolamenti diversi tra le due consultazioni, dal momento che per le elezioni politiche gli italiani iscritti all’Aire, l’anagrafe degli italiani residenti all’estero, potranno votare anche per corrispondenza, cosa non prevista per le elezioni regionali, per le quali il voto può essere espresso solo di presenza”.
L’accusa a Musumeci
Di Caro accusa il Governo regionale, reo, come dice, di non aver programmato nei modi giusti il voto per le persone che si trovano all’estro per motivi di studio o lavoro. “Questa vicenda – dice Di Caro – testimonia l’assoluta mancanza di programmazione delle Regione. Musumeci per giorni e giorni si arrovellato sull’election day, pensando esclusivamente al futuro politico suo e dei suoi compari, e non certo alle esigenze dei siciliani all’estero. Se avesse pensato a loro ci sarebbe stato probabilmente il tempo per concertare il cambio dei regolamenti per consentirgli di votare per posta alla regionali”.
“Musumeci paghi la trasferta dei siciliani”
“Ora – continua Di Caro – Musumeci – ha solo una via d’uscita per rimediare all’ennesimo suo disastro: pagare la trasferta in Sicilia dei siciliani all’estero con i tanto decantati risparmi ottenuti grazie all’election day, In questo modo i siciliani potranno mettersi in viaggio per i seggi elettorali in Sicilia un minuto dopo aver spedito la scheda relativa alle elezioni politiche che gli sarà arrivata a casa”. Di Caro sottolinea un’altra di quella che ritiene pericolose “falle” sul fronte delle informazioni elettorali. “Si ricorda pochissimo – dice – della recente modifica che ha esteso il voto ai 18enni anche per il Senato,. informazione che dovrebbe circolare con maggiore intensità e soprattutto in maniera corretta. Mi è capitato, infatti, di ascoltare o leggere notizie sbagliate in merito”.
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