E’ stata inaugurata a Palermo nella serata di ieri, al civico 10 di via Mura di San Vito, l’Accademia di Teatro Buffo di Bibi Bianca, la prima in Italia ad attribuirsene il genere.

I presenti all’inaugurazione

Ad alternarsi sul palco, nel cortile dell’ex scuola elementare Ugdulena, l’assessore alla cultura Giampiero Cannella, il maestro e attore Bibi Bianca e i docenti del corso: da Stefania Blandeburgo, che curerà le ore dedicate alla dizione a Giorgio Barone che porterà gli aspiranti attori a scuola di siciliano, scritto e parlato. E ancora: Daniela Lo Cascio, con la sua performance body art, indispensabile tanto quanto la cura della voce, e
Roberto Mannino, maestro di cabaret.

Assessore Cannella: “Esperienza che valorizza l’identità siciliana”

“Questa esperienza promossa da Bibi Bianca e Stefania Blandeburgo – afferma l’assessore alla cultura del Comune di Palermo, Giampiero Cannella – valorizza l’identità siciliana con la riscoperta del dialetto, in questo caso vera e propria lingua sconosciuta ai più ma molto antica. L’accademia del buffo pone l’attenzione su una forma teatrale
radicata nella cultura e nella tradizione italiana: è importante soprattutto per le giovani generazioni trasmettere la conoscenza di una forma teatrale che ha avuto poi declinazioni diverse nella commedia dell’opera, nel cabaret, in varie altre espressioni contemporanee ma anche il richiamo alle radici e alle origini della nostra splendida Sicilia”.

Lezioni dal 10 ottobre

Le lezioni – a numero chiuso per adulti e ragazzi – inizieranno il 10 ottobre.

Blandeburgo: “A Palermo risveglio culturale che incoraggia”

Tra i docenti anche l’attrice e doppiatrice palermitana Stefania Blandeburgo: “Per noi artisti dopo la pandemia è fondamentale il sostegno del pubblico. Assisto nella mia città a un risveglio culturale che ci incoraggia”.

“Far ridere è una cosa estremamente seria”

E a chi sogna di diventare attore dice: “Bisogna studiare, studiare e studiare. Si dice sempre che i tempi comici bisogna averli dentro. E’ vero: bisogna avere un talento comico ma bisogna anche imparare un controllo tecnico ed è la scuola a darlo. Far ridere è una cosa estremamente seria“. Ma per farlo non bisogna per forza andare via da Palermo: “Non c’è bisogno di andare lontano – commenta -. A Palermo ci sono delle realtà didattiche e pedagogiche artistiche che incoraggiano a prendere seriamente questo percorso”.