Acqua dai rubinetti non potabile per una grande fetta della città di Palermo. Le cause sono ancora tutte da accertare.  A darne notizia è l’Amap che allerta i cittadini comunicando che nelle aree sottoindicate le acque non sono idonee al consumo umano.
La decisione è stata assunta di seguito alle analisi effettuate dall’ASP 6, in data 25/02/2020.  Le acque distribuite dai serbatoi Petrazzi Alto e Basso non possono essere utilizzate fino a contravviso.

– come bevanda;

– per le imprese alimentari;

– per la reidratazione e ricostituzione di alimenti;

– per la preparazione di alimenti e bevande in cui l’acqua costituisca ingrediente o entri in contatto con l’alimento per tempi prolungati;

– per le pratiche di igiene personale che comportino ingestione, anche se limitata, di acqua come ad esempio il lavaggio dei denti e del cavo orale.

Si informa che, l’AMAP S.p.A. ha aumentato la clorazione delle acque in rete che sono costantemente monitorate ed i recenti controlli analitici effettuati, non hanno evidenziato criticità.

Di seguito all’invio dei nuovi rapporti di prova, da parte dell’ASP 6, saranno assunte le conseguenti determinazioni.

Cosa si intende per acque destinate al consumo umano?

Sono considerate acque destinate al consumo umano le acque trattate o non trattate, destinate ad uso potabile, per la preparazione di cibi e bevande o per altri usi domestici, a prescindere dalla loro origine (fornite tramite una rete di distribuzione o mediante cisterne, o in bottiglie o in contenitori);
le acque utilizzate in un’impresa alimentare per la fabbricazione, il trattamento, la conservazione o l’immissione sul mercato di prodotti o di sostanze destinate al consumo umano, escluse quelle la cui qualità non può avere conseguenze sulla salubrità del prodotto alimentare finale.

Le zone iteressate al disservizio sono
– LUNGOMARE CRISTOFORO COLOMBO
– MONDELLO
– PARTANNA MONDELLO
– ZEN
– MARINAI ALLIATA
– GIUSINO
– CASTELFORTE
– PALLAVICINO
– VILLAGGIO RUFFINI
– LANZA DI SCALEA
– S. LORENZO – VILLA ADRIANA
– SOTTORETE 5 “LIBERTA’”
– CRUILLAS – BADIA
– STRASBURGO
– LAZIO
– LEONI
– FANTE
– RESUTTANA – SAN LORENZO
– CRUILLAS – SANTUARIO
– SOTTORETE 11 “NOCE UDITORE”

Il Commento dell’associazione consumatori

“Ritengo gravissimo e inaccettabile questo ritardo nel comunicare alla cittadinanza che l’acqua in alcune zone di Palermo non è potabile, né idonea per usi umani. Dalla nota dell’Amap si evince che le analisi che attestavano la non potabilità dell’acqua risalgono al 25 febbraio. L’ordinanza del Comune di Palermo e la comunicazione alla cittadinanza sono di oggi, 9 giorni dopo. E’ dunque evidente che per oltre una settimana si è messa a rischio la salute dei cittadini”. E’ il commento di Marco Stassi, presidente di Adiconsum Palermo e Trapani all’ordinanza sindacale che, alla luce dei risultati delle analisi dell’Asp, vieta l’uso a fini umani dell’acqua in alcune zone di Palermo. “Ci chiediamo se il sindaco Leoluca Orlando fosse al corrente della situazione e qualora ne fosse stato messo a conoscenza perché non sia intervenuto prima comunicando alle popolazione il divieto”, aggiunge. “In una situazione di evidente tensione e allarme sociale generati dall’emergenza Coronavirus questa superficialità dell’amministrazione comunale lascia basiti”, conclude.

Il comunicato del sindaco

Il sindaco chiarisce che “la firma dell’ordinanza è un atto dovuto di fronte ad una nota formale inviata dall’ASP all’Amministrazione comunale, ma tutti i dati relativi alla qualità dell’acqua distribuita in città ne confermano la potabilità e la qualità per uso umano”  dice il sindaco Leoluca Orlando

In data 25 febbraio, i tecnici dell’ASP hanno infatti eseguito alcuni prelievi in uscita dai serbatoi “Petrazzi” che limentano, con altri, la rete idrica della città – ricostruisce la nota del sindaco -. Da tali analisi, i cui risultati sono stati trasmessi ad AMAP il 28 febbraio, sono risultate alcune presenze superiori a quelle consentite per Solfati e Alluminio ed altri agenti inquinanti. AMAP si è immediatamente attivata per la verifica della usabilità dell’acqua per uso umano, anche con interventi di maggiore clorazione, monitorando costantemente fino al 5 marzo e lungo tutta la rete di distribuzione interessata la qualità dell’acqua.

I controlli sono stati effettuati nelle seguenti località:
– Serbatoio Petrazzi basso
– Serbatoio Petrazzi alto
– Fontana pubblica via San Lorenzo
– Fontana via Torre di Mondello
– Fontana viale del Fante
– Fontana Salita Belmonte
– Fontana piazza Tonnara
– Fontana piazza Vergine Maria
– Fontana via Morici
– Fontana via Carbone
– Fontana via Partanna Mondello
– Via Trabucco
Da tutti gli esami eseguiti in tutti i punti di presa e per tutti i giorni verificati risulta che ‘Non vi è alcun problema di carattere microbiologico nell’acqua distribuita in rete’. Nonostante ciò, e non avendo potuto provvedere ad ulteriori esami autonomi successivi al 25 febbraio, l’ASP, ha richiesto in data odierna l’emissione di una Ordinanza sindacale che il Sindaco, quale autorità sanitaria cittadina non può non firmare.

“Specialmente in una situazione di già grave nervosismo legato alla situazione sanitaria del paese – dichiara il Sindaco – è auspicabile che da parte di tutti e soprattutto da parte dei soggetti istituzionali vi sia la massima collaborazione per non alimentare psicosi di alcun genere. L’AMAP controlla l’acqua distribuita in rete ogni singolo giorno, cosa che non avviene per tanti altri soggetti che vendono acqua presunta potabile. Sono certo che nessuno in Amap si sognerebbe mai di distribuire acqua non di qualità. Allo stesso tempo mi aspetto che l’azienda curi con maggiore attenzione la propria comunicazione, non essendo possibile che suoi uffici diffondano notizie parziali che generano allarme nella popolazione”

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