Gianfranco Miccichè torna a far parlare di se ed agitare il mondo della politica siciliana dopo mesi di silenzio seguiti agli scontri che lo hanno messo in aperta minoranza all’interno del suo partito, Forza Italia, fino alla nomina di un nuovo coordinatore.

Il silenzio di Miccichè

Micccichè, dopo i primi scontri, le resistenze, le apparizioni per tentare di mediare e comunque spiegare il suo punto di vista, aveva scelto la strada del silenzio. Un silenzio rotto, però, dopo la morte di Silvio Berlusconi al quale aveva promesso di evitare ulteriori tensioni.

Il gps nell’auto

La riapparizione è stata la denuncia del gps trovato sull’auto usata da Miccichè. “Qualcuno mi segue, voglio sapere chi e perchè” aveva detto senza mezzi termini l’ex coordinatore di Forza Italia presentando denuncia alla polizia e interrogazioni.

Le voci dell’addio a Forza Italia

E adesso compare la voce, per nulla peregrina e abbastanza credibile alla luce della situazione, di un addio a Forza Italia. Lo scrive “La Nazione Siciliana” che in realtà fa un ragionamento politico: Miccichè si prepara a lasciare il partito, per poi concludere dando corpo ad una voce che circola da anni che lo vorrebbe avvicinarsi ad un mondo di sinistra-centro.

La telefonata in diretta a De Luca

A rinvigorire le voci che girano da tempo era stata la telefonata a Cateno de Luca durante la sua diretta Facebook di due giorni fa. una telefonata nella quale l’ex presidente dell’Ars dava ragione al sindaco di Taormina in guerra aperta con TaoArte.

Lo stesso de Luca ricordava, poi, come la collaborazione con Miccichè non fosse una novità. Ma per quanto suggestiva l’ipotesi di un De Luca – Miccichè appare improbabile: troppi galli nello stesso pollaio si direbbe con una espressione popolare poco politica ma efficace. E allora i lidi potrebbero essere altri viste le difficoltà di una sinistra che è sempre più centro.

La secca smentita “Mai”

“Un sito internet pubblica di un mio addio a Forza Italia. E’ una fake news. Una cosa che non avverrà mai. Forza Italia è la mia casa che io ho fondato. Toglietevelo dalla testa che io lasci” scrive in una nota l’ex presidente dell’ARS, Gianfranco Miccichè. Le parole sono le stesse di sempre, il percorso politico, invece, ancora un mistero

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