Restano ad aspettare una decisione che non arriva i circa 150 lavoratori delle società Partecipate regionali soppresse che sarebbero dovuti transitare nelle società strategiche della Regione dopo essere trasnitati dall’albo unico appositamente costituito.

Lo denuncia un comunicato della Cgil che paventa anche unaspaccatura interna al mondo sindacale tesa a differenziare i lavoratori in base alla società partecipata di provenienza.

Fra i 150 circa, infatti c’è chi è senza lavoro anche da oltre un anno e le società di provenienza sono diverse e vanno da Sviluppo Italia Sicilia al Cerisdi solo per far qualche esempio.

Non è servito a risolvere il problema l’incontro in Commissione lavoro all’Ars conclusosi con la rassicurazione dell’inserimento in Finanziaria di una norma che attiui le disposizioni di legge e avvii il processo di riassunzione dei lavoratori.

Per questo la Cgil auspica un nuovo incontro che ricompatti il fronte per chiedere un nuovo vertice in Commissione e ottenere risppste dall’assesorato regionale all’Economkia che non ha ancora predisposto la norma promessa da inserire in finanziaria