Una sagace indagine sulle ambivalenze e sulle contraddizioni della società contemporanea.

E’ l’operazione condotta da Antonio Riello per ‘Sacrosanctum.2.’, esposizione che sarà inaugurata oggi, venerdì 7 luglio, alle 18,30 all’oratorio di San Mercurio di Palermo (largo S. Giovanni degli Eremiti). La mostra è sostenuta e organizzata da Amici dei Musei Siciliani ed è a cura di Adalberto Abbate e Maria Luisa Montaperto, Sacrosanctum. 2.

Nell’opera l’artista segue gli espedienti logici di una charade concettuale, riplasmando oggetti e immagini. “Le visioni religiose e le pietà popolari hanno costituito per secoli la spina dorsale dell’arte – afferma, infatti Riello -. Mi piace assemblare questo straordinario patrimonio con immagini contemporanee banali, tecnologiche e pericolose”

Estratto dalla serie ‘Supermodern Wars’, il suo intervento congloba in un unico potenziale estetico pittura, scultura e fotoriproduzione pervenendo a un perfetto sincretismo tra eredità tiepolesche e contemporaneità, tra sacralità e propensione alla guerra. I suoi sono cortocircuiti visivi, idee selvagge che utilizzano il paradosso come principale strumento di conoscenza e riflessione. Emblema del nostro tempo, l’ambiguità è infatti sintomo della nostra incapacità di scelta, di una retorica globalizzata di cultura, volta più all’immobilismo che a una libera espressione di coscienza.

Attraverso il valore testimoniante degli artisti, l’obiettivo è di promuovere un coinvolgimento attivo nei confronti della tutela di beni comuni, offrendo la possibilità di attivare, con libere offerte, la messa in opera di interventi di restauro e di manutenzione all’interno di siti monumentali cittadini.