Possibili disagi in vista per i cittadini di Palermo, Corleone, Marineo che saranno costretti a dover fare a meno degli sportelli di assistenza dell’Amap, la società che gestisce nei tre territori il servizio idrico e fognario. La prossima settimana l’operatività sarà ridotta di qualche ora, o del tutto, per un’assemblea sindacale.
Lo stop
A comunicare questa riduzione dell’attività è la stessa Amap: “Per lo svolgimento di una assemblea sindacale indetta da diverse organizzazioni del settore dei servizi – si legge nella nota della municipalizzata -, gli sportelli decentrati di Corleone e Marineo rimarranno chiusi il prossimo 25 ottobre. Nella stessa giornata, lo sportello di via Volturno a Palermo, cesserà la propria operatività alle ore 11.30”.
L’alternativa con la app
C’è comunque un’alternativa allo sportello “fisico” ed è l’utilizzo della tecnologia. Restano sempre attivi i canali dello sportello telematico e della app per smartphone “MyAmap”, tramite i quali è possibile gestire diverse operazioni relative al proprio contratto.
Periodo “delicato”
Oltretutto questo è un periodo particolarmente “bollente” per l’Amap che ha deciso di adottare il pugno duro nei confronti degli evasori che non pagano le bollette. Dunque gli sportelli sono particolarmente impegnati tra le segnalazioni e le rimostranze degli utenti. Sono iniziati dallo scorso 12 ottobre, con l’apposizione dei sigilli a cinque utenze in diverse zone di Palermo, gli interventi di apposizione dei sigilli ai contatori degli utenti morosi di Amap in città e in provincia. Una prima lista di 100 sospensioni dell’erogazione sarà eseguita entro fine mese. I distacchi sono già avvenuti in Ciaculli, Villagrazia, Politeama, Aurispa, Calatafimi bassa.
A chi sono stati effettuati i distacchi
Si tratta in particolare di utenti che a partire da gennaio di quest’anno hanno ricevuto solleciti e notifiche di tutti i tipi, dagli avvisi bonari alle raccomandate, fino anche alle telefonate ad personam tentate lì dove era disponibile un recapito telefonico ancora valido. “Nonostante ogni possibile tentativo di risolvere bonariamente la situazione – spiega l’amministratore di Amap Alessandro Di Martino – siamo stati costretti a ricorrere alla misura estrema della interruzione del servizio, che per altro non interrompe la prosecuzione delle azioni di recupero delle somme dovute con ulteriore aggravio di costi e responsabilità per chi non è in regola”.
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