“Troppo presto per fare nomi, ma il perimetro è quello del centrodestra”. Il gruppo di “Sicilia Futura” saluta così l’avvio del tavolo di confronto all’interno della coalizione, a cui parteciperanno anche gli uomini del deputato regionale Edy Tamajo.

Uno sguardo al futuro ma con un occhio al presente, ovvero al piano triennale e al piano di riequilibrio. Atti sul quale si potrebbe distruggere l’attuale consiliatura ma si potrebbero creare, al contempo, i futuri schieramenti per le prossime amministrative del 2022.

Piano triennale e piano di riequilibrio

A definire il perimetro dell’azione del movimento è il capogruppo a Sala delle Lapidi Gianluca Inzerillo. Un’intervista, quella rilasciata ai nostri microfoni, che parte nell’analisi dell’attuale scontro politico in atto in Consiglio Comunale. In particolare sul piano triennale delle opere pubbliche, documento sul quale “Sicilia Futura” manifesta una certa apertura. “Si auspica di trattare queste due delibere. Sul piano di riequilibrio, sappiamo che non è ancora pronto e non è stato messo nemmeno all’ordine del giorno. Per quanto riguarda il piano triennale delle opere pubbliche, la posizione del mio gruppo è quella di votare l’atto e di portarlo in aula il prima possibile”.

Idea palesata anche dalla presenza in aula nella giornata di venerdì, quando proprio i componenti di Sicilia Futura hanno contribuito a mantenere il numero legale sul prelievo dell’atto. Trattative andate poi in fumo, con la seduta sospesa per mancanza del numero legale. “L’avvocatura comunale si è già espressa sulla necessità di approvare il piano 20-22, bocciato già qualche mese, per potere approvare l’atto successivo. Noi non abbiamo fatto mistero che siamo disponibili a trattare la delibera e a raggiungere il voto”.

Punto focale del piano triennale è sicuramente il tram. Progetto sul quale Gianluca Inzerillo si dice possibilista. “Devo dire che ho visto il rendering del tram. C’è bisogno di un approfondimento con gli uffici. Bisogna informare i cittadini su questo tema. Devo dire che, vedendo il progetto, personalmente mi convince”.

Un dibattito sul quale rischia di pesare inevitabilmente il confronto sulle future amministrative all’interno delle varie coalizioni. “Sui lavori d’aula incide la mancanza di buonsenso da parte degli organi politici. Non posso accettare questi giochi di partito. L’approccio deve essere quello di lavorare per il bene della città, per raggiungere gli obiettivi. Noi non siamo più maggioranza ma anche quando lo eravamo, criticavamo gli atti che non rispettassero questi requisiti”.

La confederazione con Forza Italia e i rapporti con Italia Viva

A proposito del futuro del partito, Gianluca Inzerillo definisce i contorni del tavolo di confronto a cui sta partecipando “Sicilia Futura”. Dibattito decisamente lontano dall’ex maggioranza di marca Leoluca Orlando. “C’è stata una prima riunione di centrodestra. Il deputato regionale Edy Tamajo mi ha delegato a partecipare. In questa prima riunione si è soltanto definire il perimetro soltanto per chiarire chi vuole esserci per non consegnare la città al centrosinistra.

Una partecipazione che potrebbe incrinare i rapporti dell’intergruppo con Italia Viva? Su questo, il capogruppo di Sicilia Futura ha le idee chiare. “Dovreste chiederlo ai colleghi di Italia Viva. E’ ben noto l’incontro fra Matteo Renzi e Gianfranco Miccichè. Il leader di Italia Viva ha dato il benestare a questa confederazione con Forza Italia. Osservo che, forse, c’è una resistenza da parte dei colleghi di Italia Viva qui a Palermo. All’Ars questa coalizione si è realizzato, con tanto di conferenza stampa”.

L’obiettivo del gruppo di Edy Tamajo rimane chiaro: togliere Palermo dalle mani del centrosinistra. “Il tema non è la lista da scegliere, ma la necessità di coalizzarsi per evitare un nuovo Governo di centrosinistra. Ovvero affidare la città nelle mani di personaggi come Giusto Catania, politico che non ha il mio apprezzamento soprattutto sul tema che riguarda la Ztl. Lui ne fa un problema di salute ed ambientale. In realtà, io penso che questa è una scusa. Perchè noi dobbiamo vedere l’indice di inquinamento non solo in via Roma, ma in tutta la città”.

I nomi per le future amministrative

Sui futuri nomi in vista delle elezioni del 2022 Gianluca Inzerillo non si sbilancia, anche se ribadisce la necessità, per il centrodestra, di definire un nome unico al più presto. “Noi siamo aperti al dialogo. Sarebbe assurdo dare un nome in questo momento, perchè svilirebbe il ruolo della cabina di regia. Il nome deve uscire da questo tavolo realizzato venerdì scorso. La forza di questo gruppo deve essere quella di rappresentarsi come un’unica identità. Ci sono una decina di nomi in campo. Ad oggi si è delimitato un perimetro su questa coalizione. Ragionevolezza vuole che si esca con un nome soltanto”.

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