Risanamento del bilancio, decentramento dei poteri e sfruttamento dei fondi del Pnrr. Sono questi i tre cardini principali su cui fonda il suo progetto politico il candidato sindaco Francesco Miceli. E lo ha ribadito anche questa mattina nella sede palermitana della Cgil, Confederazione Generale Italiana del Lavoro. E’ qui che ha fatto tappa il suo tour ed inevitabilmente ha parlato del suo “Patto per Palermo”.

In asse col governo nazionale

La qualità della vita dei cittadini e delle cittadine – ha detto Miceli – passa dal processo di rigenerazione che verrà attuato con il ‘Patto per Palermo’ fatto con il governo centrale e con la città. Palermo esprime grandi potenzialità che devono essere messe al centro di una nuova fase della sua vita per ricucire la scissione che si è determinata tra la politica e il governo della città metropolitana”. Tra i temi che sono stati affrontati all’incontro il lavoro, la crescita economica e sociale e il ruolo decisivo della macchina comunale e ancora, le casse del Comune e le energie delle donne e dei giovani.

Obiettivi da raggiungere

“Gli obiettivi da raggiungere – ha aggiunto il candidato sindaco – sono la creazione delle condizioni minime di qualità della vita della città e mettere a sistema le potenzialità che in questi anni sono state espresse dal tessuto sociale e produttivo per renderla attrattiva per i suoi abitanti, per i turisti e per gli investitori. Il ‘Patto per Palermo’ deve puntare al risanamento del bilancio e alla necessità di coordinare la programmazione con l’utilizzo delle risorse finanziarie del Comune. Palermo si potrà rigenerare con l’utilizzo dei fondi del Pnrr e dei fondi europei, c’è bisogno quindi di progettualità e di visione”.

Niente accentramento di potere

“Soprattutto – ha tenuto a precisare Francesco Miceli – c’è bisogno della reale partecipazione, da parte di cittadine e cittadini, alle scelte del governo. Il ruolo delle donne e dei giovani sarà determinante nella realizzazione di questo progetto che avrà anche come cardine un effettivo decentramento dei poteri dell’amministrazione e delle strutture nelle otto circoscrizioni. In buona sostanza si tratta – conclude Miceli – di avvicinare il cittadino alle azioni concrete del governo della città”.

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