La regione continua a non pagare le imprese edili e dall’Ance Sicilia arriva l’allarme, l’ennesimo che si unisce anche all’appello, “La Regione non chiuda la cassa il 12 dicembre e paghi le imprese entro Natale oppure dovranno o attendere un altro anno o fallire”.

Il grido disperato delle imprese siciliane

In ballo ci sono diversi milioni di euro che la regione ancora deve alle imprese che si sono aggiudicate diverse commesse della regione, commesse però non ancora saldate. Numerosi gli appelli nei mesi sorsi caduti però nel vuoto. La speranza adesso è che il nuovo governo regionale inizia a pagare le imprese che rischiano il fallimento come già paventato diverse volte dal sindacato dei costruttori. “Le imprese avanzano soldi da un anno, ma, malgrado le reiterate promesse del precedente governo, il riaccertamemto dei residui è stato completato solo qualche giorno fa con la delibera di Giunta regionale del 23 novembre. Ci saremmo attesi adesso un colpo di reni da parte dell’amministrazione per affrettarsi a onorare i propri impegni nei confronti di chi è stato costretto a indebitarsi a causa dei ritardi burocratici, e invece abbiamo appreso oggi che la cassa regionale chiuderà il prossimo 12 dicembre”.

La beffa e il danno, tante rischiano il fallimento

Per le imprese la chiusura delle casse regionali neanche a metà dicembre sarebbe una vera beffa oltre al danno, “perché – sostiene Santo Cutrone, presidente di Ance Sicilia – è materialmente impossibile che uffici che non sono riusciti per mesi e mesi a preparare i mandati di pagamento possano farlo in meno di due settimane”. Il presidente di Ance però lancia un altro allarme. “E poiché è evidente che per varie cause anche nel 2023 sarà inevitabile andare a esercizio provvisorio e che le erogazioni non riprenderanno prima di giugno, bloccare i pagamenti pregressi adesso significherebbe costringere le imprese o ad aspettare un ulteriore anno o a dichiarare fallimento”.

Pagare le imprese entro Natale

“Chiediamo – è l’appello di Cutrone – al presidente della Regione, Renato Schifani, e all’assessore all’Economia, Marco Falcone, un segnale di discontinuità col passato: cioè, non chiudere la cassa regionale e riunire urgentemente tutti i dirigenti generali per verificare cosa impedisca in determinati dipartimenti l’espletamento delle pratiche di saldo delle fatture e per disporre l’organizzazione di turni straordinari finalizzati esclusivamente a pagare tutte le imprese entro Natale”.