Andrea Mineo saluta la Giunta Comunale di Palermo. L’assessore in quota Fratelli d’Italia ha annunciato le proprie dimissioni irrevocabili dal suo ruolo di assessore al Patrimonio. Lo ha fatto tre giorni fa, ovvero il 20 novembre, con la decisione che è stata ufficializzata ieri dal segretario generale Raimondo Liotta. Presa di posizione che, di fatto, apre le porte all’ingresso in Giunta dell’alfiere di Forza Italia Pietro Alongi.

Mineo presenta le dimissioni

Decisione che si muove nella direzione tracciata dal sindaco Roberto Lagalla un paio di settimane fa. Il primo cittadino, al termine di estenuanti trattative durate mesi, ha ceduto alle richieste di Forza Italia, concedendo agli azzurri l’inserimento nell’esecutivo di Pietro Alongi. In quell’occasione, Lagalla aveva preannunciato che Mineo sarebbe rimasto in carica fino alla chiusura dei fascicoli aperti nell’assessorato di competenza. L’ultimo atto di Mineo risale a ieri, con gli aggiornamenti sulla messa in sicurezza permanente e il ripristino ambientale della ex discarica di Acqua dei Corsari. Un anno e mezzo difficile per l’ex coordinatore cittadino azzurro, il quale ha subito in prima persona l’avvicendamento nel partito a livello regionale per poi decidere, a settembre, di passare a Fratelli d’Italia.

Alongi pronto ad entrare in Giunta

Una mossa che ha dato il via ad un rimpasto aperto, in realtà, dal passaggio di Salvatore Di Maggio dalla Lega alla Nuova DC. Avvicendamento poi seguito dai transiti di Natale Puma (uomo di Mineo) a Fratelli d’Italia, di Salvo Alotta a Forza Italia (tra le ire del sindaco Roberto Lagalla che ne ha chiesto le dimissioni dalla presidenza della commissione Sport, ad oggi mai arrivate) e di Giovanna Rappa alla Nuova DC. A succedere ad Andrea Mineo sarà Pietro Alongi, uomo gradito alla compagine di Forza Italia e, in particolare, al presidente della Regione Renato Schifani. Da capire se questo sarà l’unico cambio nell’esecutivo di qui a metà consiliatura. Inoltre, rimane aperta anche la questione dei posti di sottogoverno, congelata dopo il passo indietro del sindaco sull’accordo raggiunto con Fratelli d’Italia durante la festività di Ognissanti.

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