Con la sua “guerrilla poetica” l’artista contemporaneo internazionale, Angelo Accardi, irrompe in una quotidianità stordita e, quasi, anestetizzata da eventi stravolgenti come la pandemia e la guerra.

Un’opera monumentale che libera energia collettiva e forza civile

La sua opera monumentale, realizzata in metallo smaltato, (dimensioni cm. 340 x 210 x 390) è un grido liberatorio che libera energia collettiva e una straordinaria forza civile.

Installata in tre città italiane

Installata, contemporaneamente, in tre città italiane (Palermo, Milano e Venezia) ha creato una dimensione sociale di grande partecipazione che la Fondazione Federico II, unitamente all’Ars e al Comune di Palermo, non poteva che condividerne il messaggio e i presupposti.

L’11 aprile l’incontro con Angelo Accardi nella sede della Fondazione Federico II

L’Oratorio di Sant’Elena e Costantino, sede della Fondazione Federico II, lunedì 11 aprile alle ore 17, per l’occasione sarà aperto per un incontro di condivisione con l’artista Angelo Accardi; interverranno il Presidente della Fondazione Federico II, Gianfranco Miccichè; il Direttore Generale, Patrizia Monterosso; il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando e l’assessore alle CulturE del comune di Palermo, Mario Zito.

Iniziativa di solidarietà in sostegno di Save the Children

L’evento è anche l’occasione per presentare l’iniziativa di solidarietà in sostegno di Save the Children. L’artista ha realizzato esemplari dell’opera, in scala ridotta in gommapiuma, la cui vendita sosterrà gli interventi dell’Organizzazione per i bambini in fuga dall’Ucraina. Ciascuna riproduzione include un QR-code che consente di autenticare l’opera con la firma digitale di Accardi; con un reindirizzamento sul sito di Save the Children sarà possibile fare una donazione. Il certificato di proprietà del multiplo sarà custodito nell’archivio digitale dell’artista.

La “guerrilla poetica” di Angelo Accardi

Accardi è il promotore di una “guerrilla poetica” che, simultaneamente, il 25 marzo, ha portato a Palermo, Milano e Venezia una scultura monumentale che rappresenta la parola “FUCK” e che forma idealmente una trilogia inaugurata da Robert Indiana con le sue iconiche “LOVE” e “HOPE”.
L’opera è stata collocata a Villa Bonanno davanti al Palazzo Reale a Palermo, a Palazzo Balbi Valier affacciato sul Canal Grande a Venezia, a Milano dal 25 marzo al 3 aprile presso il Certosa Graphic Village in occasione del Milano Graphic Festival e dal 4 al 30 aprile presso il BASE.

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