Antonio Candela è stato scarcerato in attesa della sentenza del processo d’Appello che ruota attorno al processo avviato in seguito alla Operazione Sorella Sanità, condotta dalla Guardia di Finanza su un presunto giro di tangenti in relazione ad appalti per oltre 600 milioni nella sanità siciliana.

Venute meno le esigenze cautelari per l’ex manager dell’Asp

Antonio Candela, ex manager dell’Asp di Palermo, nonché ex commissario per l’emergenza Covid, era agli arresti domiciliari dal 21 maggio 2020, quando venne eseguito dalle Fiamme gialle palermitana il blitz “Sorella sanità” che svelò un giro di corruzione per accaparrarsi appalti milionari. La Corte di Appello che lo sta giudicando ha accolto la richiesta di scarcerazione avanzata dal legale della difesa, l’avvocato Giuseppe Seminara, perché sono venute meno le esigenze cautelari.

La condanna in prima grado

Ad agosto il gip Clelia Maltese ha condannato in primo grado gli imputati nell’inchiesta “Sorella Sanità”. Tutti tranne uno. Sei anni e 8 mesi sono stati inflitti ad Antonio Candela, ex manager dell’Asp di Palermo e per ultimo responsabile della cabina di regia regionale per il contrasto al Covid in Sicilia, e sei anni e 6 mesi a Fabio Damiani, ex manager dell’Asp di Trapani e responsabile della Centrale unica di committenza degli appalti.

Unico assolto Angelo Montisanti

Cinque anni e 8 mesi per il faccendiere Giuseppe Taibbi, 5 anni e 10 mesi per Roberto Satta, responsabile operativo della Tecnologie Sanitarie spa; 7 anni e due mesi a Francesco Zanzi, amministratore delegato della stessa società; 5 anni e 10 mesi per Salvatore Navarra, ex presidente del consiglio di amministrazione di Pfe spa e Salvatore Manganaro, 4 anni e 4 mesi. Unico assolto per non avere commesso il fatto Angelo Montisanti, responsabile operativo per la Sicilia della società Siram, difeso dagli avvocati Marcello Montalbano e Claudio Livecchi. I pm avevano chieste pene più severe.

Sorella Sanità 2 nei giorni scorsi

Nelle scorse settimane è stato aperto un altro capitolo dell’inchiesta con l’operazione “Sorella Sanità 2”. I finanzieri di Palermo hanno eseguito un’ordinanza cautelare nei confronti di 10 persone, una finita in carcere, 4 ai domiciliari e 5 destinatari di obbligo di dimora e presentazione alla polizia giudiziaria nell’ambito di una indagine su un giro di tangenti per centinaia di migliaia di euro e gare truccate per 700 mln in alcune aziende sanitarie siciliane. Per tre è stata disposta la misura interdittiva di un anno.