“Gli over 65 in Italia sono quasi un quarto della popolazione. In Sicilia sono più di un milione. Di questi si stima che almeno il 18 per cento sia da considerare fragile, bisognoso di assistenza. Stando all’Istat, però, solo l’1,2 per cento beneficia di un servizio pubblico di assistenza domiciliare e questa percentuale è in calo. Ciò comporta una forte richiesta di assistenza per malattie croniche, ma il nostro sistema ospedaliero non è fatto per dare risposte in questo senso. È strutturato soprattutto per emergenze e acuzie”.
Così Claudio Barone, segretario della Uil Pensionati Sicilia, ha aperto oggi a Bagheria nella sala Borremans di villa Butera il convegno su “Sanità vs Territorio. Medicina a Misura di Anziano?!”.
Le carenze del modello sanitario regionale: “I grandi ospedali sono ingolfati”
Presente Carmelo Barbagallo, segretario nazionale UilP, Barone ha anche denunciato le carenze del modello sanitario regionale: “I grandi ospedali sono ingolfati con quasi il 50 per cento di ricoveri impropri e la conseguenza di lunghissime liste d’ attesa. Quasi un terzo di chi richiede cure agli ospedali pubblici è costretto, a causa di tempistiche inaccettabili, a dirottarsi verso le strutture private e gran parte di coloro che vivono di pensione hanno dovuto rinunciare a curarsi. Occorre deospedalizzare e far decollare finalmente la medicina di prossimità, ma serve anche una diversa governance del sistema sanitario. Per esempio l’Asp di Palermo, con 7 mila dipendenti e 3500 convenzionati, serve un bacino di quasi 1 milione e 200 mila abitanti. Sono numeri ingestibili”.
Gli intervenuti al dibattito
All’evento sono intervenuti il sindaco Filippo Tripoli, i segretari regionali di Uil, Uil Fpl e UilTemp Sicilia Luisella Lionti, Salvatore Sampino e Danilo Borrelli insieme con Antonio Dolce, coordinatore provinciale Uil Medici Palermo.
Lionti: “Investire sulla medicina territoriale, ancora migrazioni verso il Nord Italia per curarsi”
In particolare, Luisella Lionti ha ricordato le carenze di organico nella Sanità siciliana – “ottantadue unità ogni diecimila residenti, valore di circa 17 punti inferiore al dato medio italiano” – e la dolorosa realtà delle “migrazioni verso il Nord Italia per riuscire a curarsi”. Quindi, ha sottolineato “l’importanza vitale per la nostra Isola degli investimenti sulla medicina territoriale, previsti dal Piano nazionale di ripresa e resilienza”.
La tavola rotonda, presente anche l’assessore alla Salute Giovanna Volo
Nel corso della manifestazione, una tavola rotonda ha visto tra i protagonisti Giovanna Volo, assessore regionale alla Salute, Daniela Faraoni, commissario straordinario ASP Palermo, Toti Amato, presidente Ordine dei Medici Palermo, Alberto Maringhini, direttore UOC del Civico di Palermo, Francesco Crimaldi, componente Direttivo AIOP Sicilia. Moderatore Manlio Viola, direttore di BlogSicilia.it.
Carmelo Barbagallo: “Sanità martoriata da tagli, a farne le spese i più anziani”
È stato il leader nazionale della Uil Pensionati, Carmelo Barbagallo, a chiudere i lavori: “Negli ultimi 20 anni – ha esclamato l’ex segretario generale della Uil – la Sanità italiana è stata martoriata da tagli lineari. A farne le spese ovviamente sono i cittadini, soprattutto i più anziani. Abbiamo bisogno di rafforzare i servizi sociosanitari territoriali, così come abbiamo bisogno di una seria riforma delle Rsa. Il disegno di legge Anziani recentemente approvato dal Senato getta delle solide basi, ma dobbiamo assicurarci che sia adeguatamente finanziato e veramente attuato in tutto il territorio nazionale. Noi vigileremo e pretenderemo di partecipare alla stesura dei decreti attuativi”.
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