E’ stata pubblicata l’ordinanza con la quale il sindaco dispone che, fino al 14 giugno prossimo compreso – ove sia possibile garantire il rispetto delle misure di prevenzione e di contenimento del contagio – sia consentita l’apertura domenicale, nel rispetto della normativa di settore, degli esercizi commerciali della città di Palermo.

Permane la chiusura domenicale di supermercati, centri commerciali e outlet, nelle more della definizione di una intesa con i rappresentanti delle organizzazioni sindacali e datoriali.

Per il sindaco Leoluca Orlando si tratta di “un provvedimento volto a favorire la ripresa economica e sostenere gli operatori commerciali, purché si mantenga alta la vigilanza sul rispetto delle norme di prevenzione del Covid19. Le priorità assolute restano, infatti, la tutela della salute ed il contrasto al Coronavirus”.

E sulla ripartenza delle aperture domenicali diverse sono stati le reazioni, la maggior parte negative, di associazioni e sindacati.

I sindacati respingono la proposta dell’esecutivo e provano a mediare: apertura dei negozi solo una domenica al mese, estendibile a due nel periodo dei saldi estivi, con chiusura per tutte le realtà commerciali nei giorni festivi. È la proposta che Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs Uil hanno avanzato in un incontro con l’assessore regionale alle Attività produttive, Mimmo Turano. Alla presenza dei segretari generali Monia Caiolo, Mimma Calabrò e Marianna Flauto, i sindacati hanno chiesto inoltre che “al fine di evitare che si possano generare delle discriminazioni tra lavoratrici e lavoratori dello stesso settore, ma di Comuni differenti, è necessario che ogni previsione contenuta nella nuova ordinanza sia valida indistintamente per tutta la regione”.

I sindacati hanno ricordato infine che “l’Ordinanza regionale numero 22 è in vigore sino al 13 giugno, e che l’articolo 12 prevede un confronto con i sindacati da tenersi entro il 6 giugno: per questo motivo qualunque diverso provvedimento che il presidente della Regione vorrà assumere, dovrà tenere conto di queste scadenze”.

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