L’Aran sospende le trattative sul rinnovo del contratto dei dipendenti regionali. I sindacati Siad-Csa-Cisal, Cobas-Codir e Sadirs annunciano lo sciopero e manifestazione di piazza per il 25 maggio in contemporanea Palermo e Catania.
Badagliacca e Lo Curto “Non accettiamo alcun compromesso”
“Grazie all’opposizione di Siad-Csa-Cisal, Cobas-Codir e Sadirs, che rappresentano oltre il 60% dei lavoratori, l’Aran ha ufficialmente sospeso le trattative sul rinnovo del contratto dei regionali. Non accettiamo alcun compromesso, il Governo stanzi le risorse per la riqualificazione del personale. Il 25 maggio saremo anche noi in piazza, a Palermo e a Catania, per dire no all’ennesima presa in giro ai danni dei dipendenti”. Lo dicono Giuseppe Badagliacca e Angelo Lo Curto del Siad-Csa-Cisal.
Lo sciopero del 25 maggio a Palermo e Catania
Due le manifestazioni previste in Sicilia per il 25 maggio, in contemporanea a partire dalle 9.30. Una a Palermo sotto la presidenza della Regione, a Palazzo d’Orleans, e l’altra a Catania sotto la sede della presidenza in via Beato Bernardo.
Durante le manifestazioni in assemblea saranno decise le ulteriori azioni di lotta da mettere in campo anche in previsione delle imminenti elezioni regionali. È giunto il momento che i cittadini siciliani prendano coscienza dell’inefficienza della politica siciliana che impedisce il rilancio della macchina amministrativa.
La nota di Cobas/Cordis e Sadirs
Questa la nota di Cobas/Cordis e Sadirs che annuncia la manifestazione di protesta dei lavoratori del settore. “Mentre, nel pomeriggio di oggi – si legge nel comunicato – è programmata l’ennesima pantomima presso i locali dell’Aran Sicilia propedeutica ad un improbabile rinnovo del contratto regionale di lavoro, i dipendenti regionali tutti rispondono a queste ulteriori provocazioni di Musumeci & co indicendo due manifestazioni di protesta che avranno luogo, in contemporanea, a Palermo e Catania nel corso della giornata di mercoledì 25 maggio prossimo. Ribadiamo che i lavoratori non intendono più subire prese in giro dal presidente della regione siciliana di turno e dalla giunta regionale tutta in materia di mancata riforma della burocrazia regionale. Il governo regionale, nonostante si fosse più volte impegnato, non ha stanziato le risorse necessarie alla riqualificazione e riclassificazione di tutto il personale, vanificando, di fatto, anni di battaglie sindacali e tavoli contrattuali e, cosa ancora più grave, vorrebbe arrivare alla sottoscrizione di un contratto di lavoro fatto di lacrime e sangue in cambio di una scodella di brodaglia”.
Il comunicato firmato dalle segreterie regionali delle organizzazioni sindacali continua: “Per queste ragioni COBAS/CODIR e SADIRS chiamano a raccolta tutti i lavoratori e invitano tutte le forze sindacali ad aderire alla manifestazione di protesta indetta per: MERCOLEDì 25 MAGGIO, A PARTIRE DALLE ORE 9,30 SOTTO LA PRESIDENZA DELLA REGIONE DI PALERMO (Palazzo d’Orleans) E SOTTO LA SEDE DELLA PRESIDENZA A CATANIA (via Beato Bernardo). Durante le manifestazioni in assemblea saranno decise le ulteriori azioni di lotta da mettere in campo anche in previsione delle imminenti elezioni regionali. È giunto il momento che i cittadini siciliani prendano coscienza dell’inefficienza della politica siciliana che impedisce il rilancio della macchina amministrativa. Le Segreterie Generali COBAS/CODIR – SADIRS”.
I sindacati, “Contratto dei regionali non va rimandato”
“Il rinnovo del contratto dei regionali non può assolutamente essere rimandato. Le risorse sono già state stanziate e bisogna quindi procedere celermente con la contrattazione all’Aran, pena lasciare i dipendenti della Regione Siciliana indietro rispetto a tutti i colleghi del resto d’Italia. Ma anche rispetto agli altri dipendenti pubblici della Sicilia stessa, dove i 15 mila delle Funzioni centrali avranno gli aumenti già nella prossima busta paga e i quasi 80 mila tra Sanità pubblica e Autonomie locali vedranno a breve i propri contratti rinnovati”. Lo dicono i segretari generali regionali di Fp Cgil, Gaetano Agliozzo, Cisl Fp, Paolo Montera, Uil Fpl, Enzo Tango, e Ugl, Ernesto Lo Verso, dopo lo stop di oggi pomeriggio delle trattative all’Aran Sicilia.
“Sappiamo bene che le risorse per la riclassificazione sono irrisorie e insufficienti e stiamo spingendo a tutti i livelli, compreso quello nazionale, affinché siano aumentate appena possibile. Non siamo contenti, ma sarebbe da irresponsabili fermare anche i lavori dell’Aran per il rinnovo del contratto del comparto dei regionali”, concludono.
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