Chi si occupa dei banchi per la scuola? Il super commissario per l’emergenza Arcuri. A chi è stata affidata la programmazione per il vaccino al covid 2019? Indovinate pure a chi tocca la responsabilità della riapertura delle scuole. Al super commissario Arcuri. Chi ha avuto l’onere di programmare l’acquisto di mascherine e dispositivi di protezione? Il super commissario Arcuri. A chi il compito di promulgare ed espletare i bandi di gara per i macchinari di terapia intensiva? Sempre lui, Arcuri.
Al super commissario dai superpoteri tocca anche andare in tv, con la sua voce cantilenante, a raccontare le cifre della pandemia. E dovrà occuparsi anche di uno dei più scottanti dossier industriali di questo paese, ovvero la vicenda delle acciaierie Ilva di Taranto. E’ difficile capire il senso di queste scelte monocratiche. Di quante ore è composta la giornata di Domenico Arcuri? Come si fa a saltare da un’emergenza all’altra senza perdere di vista gli obiettivi. E diciamolo pure chiaramente: spesso le trattative portate avanti da Arcuri si sono trasformate in catastrofi aziendali e sociali. Il caso Ex Fiat di Termini Imerese e il collegamento con Blutec ne sono la prova “provante”.
La concentrazione di poteri e responsabilità a un uomo solo al comando sta diventando un vizio italiano. Un escamotage semplice per accorciare tempi e burocrazia. Si tratta del ricorso al commissario straordinario. In base ai dati delle Presidenza del Consiglio dei Ministri, al 17 novembre 2020 i commissari straordinari del governo italiano sono 32. L’ultimo arrivato è il Prefetto Guido Longo. Il superpoliziotto che in tanti ricordano per la sua preziosa attività a Palermo, dovrà affrontare le spine della sanità calabrese, dopo le dimissioni a catena dei commissari precedenti.
La nomina dei commissari straordinari del governo può poggiare su due norme diverse. La prima è la legge 400 del 23 agosto 1988, secondo cui il presidente della Repubblica – su indicazione del presidente del Consiglio e del Consiglio dei ministri stesso – può nominare (art. 11) un commissario straordinario per «realizzare specifici obiettivi determinati in relazione a programmi o indirizzi deliberati dal Parlamento o dal Consiglio dei Ministri o per particolari e temporanee esigenze di coordinamento operativo tra amministrazioni statali». Al momento, nominate ai sensi di questo articolo, ci sono quattro commissarie straordinarie, tra cui Giovanna Cagliostro, commissaria straordinaria del governo per il coordinamento delle iniziative antiracket ed antiusura, e Silvana Riccio, commissarie per la gestione del fenomeno delle persone scomparse. I restanti 28 commissari vengono nominati anche rispetto a specifiche normative di settore.
Perché è così delicata la figura del Commissario? Perché scavalcando regole e norme ha una disponibilità di spesa praticamente infinita. Prendiamo proprio il caso dell’emergenza Covid 2019. Sapete quanto ha speso la struttura commissariale gestita da Arcuri? Al 9 novembre risultano firmati 256 contratti, per un totale di quasi 3,5 miliardi di euro gestiti dalla struttura commissariale. La maggior parte di quei contratti, per un ammontare di 2,8 miliardi di euro, sono stati sottoscritti direttamente proprio da Arcuri. A voi sembra una cosa normale in democrazia?
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