La Polizia di Stato ha tratto in arresto, in esecuzione di un Ordine di Carcerazione emesso dalla Procura Generale della Repubblica presso la Corte d’Appello di Palermo, Rosalia Di Trapani, 70 anni, moglie del noto boss mafioso Salvatore Lo Piccolo, destinataria di una condanna definitiva per estorsione aggravata dal metodo mafioso.
La sentenza di condanna, emessa dalla Corte di Appello di Palermo a carico della donna a ottobre del 2017, è divenuta irrevocabile a seguito della dichiarazione di inammissibilità del ricorso presentato dinanzi la Corte Suprema di Cassazione, pronunciata nella tarda serata di ieri.
La Di Trapani, condotta presso la casa circondariale “Lorusso” di Pagliarelli, dovrà adesso scontare una pena di 8 anni di reclusione.
I fatti risalgono al 2006 quando la Di Trapani, durante la latitanza del marito e del figlio, aveva imposto il pizzo ai titolari di un esercizio adibito alla vendita di carne.
Ad effettuare le indagini a carico della donna, gli investigatori della “Sezione Criminalità Organizzata” della Squadra Mobile di Palermo, sulla base degli spunti investigativi emersi dall’analisi della documentazione sequastrata nel corso della cattura degli allora latitanti Salvatore e Sandro Lo Piccolo. Nei “pizzini” sequestrati si faceva infatti riferimento all’estorsione in questione, in relazione alla quale gli agenti attraverso lo svolgimento di complesse e laboriose indagini, hanno ottenuto determinanti elementi di riscontro, acclarando la responsabilità della Di Trapani.
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