“Gli arresti di questa mattina ci dicono ancora una volta che in questo Paese c’è un’emergenza reale con cui fare i conti : c’è una gigantesca “questione morale” legata alla corruzione che grava anche economicamente sull’Italia”. Lo afferma Nicola Fratoianni di Sinistra Italiana dai microfoni di Rainews nel corso della trasmissione Studio24.
“Il caso Arata – prosegue l’esponente della sinistra – riporta in primo piano la questione del rapporto fra mondo della politica, mondo degli affari, il confine sempre più labile nei rapporti con settori della criminalità”. “Ancora una volta siamo di fronte ad un’inchiesta giudiziaria, – conclude Fratoianni – quando invece la politica dovrebbe arrivare molto prima dei magistrati. Occorre un impegno straordinario della politica, a partire da quei partiti che oggi sono al governo, per più trasparenza. Lo dobbiamo ai cittadini, altrimenti la politica sarà travolta dal disgusto e dalla disillusione”.
“Gli arresti di oggi sono la conferma della nostra richiesta alla Commissione regionale antimafia di indagare sul settore dei rifiuti in Sicilia”. Lo afferma il presidente di Legambiente Sicilia Gianfranco Zanna. “Non solo eolico. Questa cricca – dice Zanna – era anche interessata ai rifiuti ed al rapporto fra rifiuti ed energia. Infatti presentò un progetto nel territorio di Calatafimi per la realizzazione di impianto che, in sostanza, era un inceneritore camuffato che sarebbe servito solo a bruciare rifiuti. Il progetto ha visto la nostra dura opposizione. Infatti la procedura è stata bloccata”.
“Il governo vada avanti perché c’è un contratto da rispettare con ottime proposte ancora da realizzare. Allo stesso tempo il Movimento deve continuare a denunciare il malaffare dilagante, malaffare reso possibile dalle relazioni pericolose dei partiti”. Lo scrive su fb Alessandro Di Battista a proposito dell’arresto di Paolo Arata ricordando che “anche uno dei suoi figli è finito in carcere, l’altro ha ottenuto un contratto a Palazzo Chigi grazie a Giorgetti”.
“L’Italia ha, oggi – scrive Di Battista – una fantastica legge anti-corruzione e il merito è tutto del Movimento 5 Stelle. Lo ripeto, il governo vada avanti perché c’è un contratto da rispettare con ottime proposte ancora da realizzare. Allo stesso tempo il Movimento deve continuare a denunciare il malaffare dilagante, malaffare reso possibile dalle relazioni pericolose dei partiti. Tutti quanti sia chiaro. Dal Pd con le sue schifezze nella sanità umbra e con Lotti che prova a scegliersi il procuratore generale della procura dove è imputato, fino alla Lega, un partito che non sta rubando a Forza Italia solo voti. Purtroppo gli sta rubando uomini e dinamiche. Arata, d’altro canto, prima di diventare (secondi i giudici) ‘socio occulto di Vito Nicastri, a sua volta legato al boss di Cosa Nostra Matteo Messina Denaro’ e prima di partecipare a convention leghiste sull’energia è stato deputato proprio di Forza Italia. D’altronde il berlusconismo proverà a sopravvivere allo stesso Berlusconi. Come? Diventando il tratto distintivo di altre forze politiche”.
“La mafia punta a fare business con l’ambiente, un settore che da sempre fa gola alla criminalità. Le indagini di questi giorni dimostrano che rinnovabili e end of waste non ne sono esenti. Ma non abbasseremo mai la guardia e non permetteremo che accada”. Così il Ministro dell’Ambiente Sergio Costa commenta gli arresti disposti oggi dalla procura di Palermo e il sequestro di otto società che operano nel campo delle energie rinnovabili.
“Il mio impegno da Ministro, così come l’impegno del Movimento 5 Stelle, è stato da sempre quello di contrastare l’illegalità e i fenomeni di corruzione che bloccano l’economia e la crescita del nostro Paese, e fanno ammalare l’ambiente. Saremo ancora più vigili – continua Costa – perché gli appetiti sono diventati più famelici”. “Queste dinamiche, questi giri oscuri vanno condannati apertamente – conclude Costa – Non ci stiamo, e faremo sempre quanto in nostro potere per impedire ai corrotti, ai mafiosi, ai criminali, di mettere le mani sull’ambiente“.
“Dopo l’arresto per corruzione, autoriciclaggio e intestazione fittizia, con l’aggravante di mafia, di Francesco Paolo Arata, ex consulente per l’energia del leader della Lega Matteo Salvini, ora il Movimento 5 stelle chieda le dimissioni del ministro dell’Interno. Altrimenti quella su Siri è stata solo una sceneggiata elettorale“.
Lo dice il deputato del Partito democratico Carmelo Miceli, componente delle commissioni Antimafia e Giustizia. “I cinque stelle saranno coerenti – prosegue Miceli – oppure chiuderanno gli occhi come stanno facendo sul caso del pm di Agrigento Patronaggio? Il Decreto Sicurezza bis, infatti, contiene una norma ad personam contro il pm che ha indagato Salvini sulla Diciotti. Una norma vergognosa, che veniva scritta nelle stesse ore in cui il ministro della Giustizia Bonafede chiamava il magistrato per esprimergli solidarietà per le minacce di morte ricevute. Bonafede da una parte solidarizzava, dall’altra lo estrometteva dalle indagini. Questo è il volto del Movimento 5 stelle. Il presidente dell’Antimafia Morra dia seguito alle dichiarazioni di queste ore sul caso Arata e convochi Salvini in commissione”.
“La vicenda Arata è inquietante e getta più di un’ombra sul governo. Ma Salvini non ha nulla da dire sull’arresto di un suo ex consulente?”. Così il senatore eletto con Liberi e Uguali (LeU) Francesco Laforgia.
Nessuno scossone per il Governo dopo l’arresto di Paolo Arata, ex consulente della Lega per l’energia ed ex deputato di Fi, e il figlio Francesco. Lo assicura il ministro Gian Marco Centinaio rispondendo a una domanda a margine del convegno Imprese Turismo di Unioncamere a cui ha partecipato a Roma. “Vediamo chi arresteranno di noi” dice ridendo il ministro. E poi aggiunge: “Non succederà niente a meno che non dicano che Centinaio è uno stupratore, un pedofilo o che spaccia la droga davanti alle scuole. Ormai ci aspettiamo anche questo. Più cresciamo e più diventiamo cattivi e orchi…”. Alla domanda se quindi è colpa dei magistrati, Centinaio ribatte: “No, assolutamente. La magistratura fa il suo, noi facciamo il nostro. Però questo non rientra assolutamente nell’azione di Governo. Ci mancherebbe anche altro”.
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