Nella bozza del disegno di legge sull’esercizio provvisorio in discussione in questi giorni all’assemblea regionale siciliana mancano almeno 10 milioni da destinare all’assistenza per gli studenti con disabilità. I servizi potrebbero quindi interrompersi già in queste ore di ripresa dell’attività scolastica in presenza.

La denuncia viene da Marianna Caronia che, con un emendamento proposto in commissione bilancio, ha chiesto di destinare le somme necessarie per garantire il servizio almeno fino alla fine dell’anno scolastico 20/21.

Per la deputata di Forza Italia, “siamo di fronte ad un nuovo capitolo della storia incredibile di violazione dei diritti basilari dei cittadini con disabilità.
Ancora una volta, – dice – i fondi per questi servizi fondamentali, ed obbligatori per legge, non sono considerati una priorità, paventando interruzioni o quantomeno la intermittenza di un servizio che va invece garantito con continuità per essere efficace.
Credo che il Governo e la maggioranza debbano dare priorità a questo intervento, rivedendo la scelta fatta, che espone per altro l’amministrazione pubblica a gravi e pesanti contenziosi come già avvenuto in passato. Il diritto all’assistenza non può essere considerato secondario o accessorio”.

In merito all’assistenza degli studenti disabili in Sicilia la situazione è molto critica.
Negli scorsi mesi, gli assistenti igienico-personali degli studenti disabili, rimasti a casa perché non ci sono soldi necessari a garantire i loro stipendi, sono più volte scesi in piazza per chiedere di tornare al lavoro.

Anche le famiglie si sono mobilitate in più occasioni. Lo scorso 8 ottobre, si è tenuto in contemporanea a Palermo, Catania, Ragusa e Siracusa, il sit-in indetto da First, la Federazione Rete Sostegno e Tutela dei diritti delle persone con disabilità per protestare contro il mancato avvio dell’assistenza igienico-personale per gli studenti con disabilità nelle scuole siciliane.
A scendere in piazza, un comitato spontaneo costituito dai disabili, le loro famiglie, gli operatori scolastici e numerose associazioni.

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