• Tirocinanti dell’Avviso 22 ancora non pagati dalla Regione siciliana
  • L’Avviso 22 ha coinvolto circa 6mila persone
  • Tirocinanti pronti a scendere in piazza con una mobilitazione davanti l’assessorato regionale al Lavoro

Non si intravede ancora, purtroppo, nessuna soluzione per i 6mila tirocinanti siciliani dell’Avviso 22 della Formazione Professionale, ancora in attesa che gli vengano pagate le indennità che gli spettano.
Scoraggiati e con la sensazione di essere “presi in giro”, sono pronti a dare vita ad una grande mobilitazione e a scendere in piazza.

L’Avviso 22 e la burocrazia

Dopo aver concluso il loro percorso nelle aziende ed enti ai quali erano stati destinati, come detto, sono ancora in attesa del pagamento delle somme che gli spettano da parte della Regione siciliana.
La storia del controverso Avviso 22, del quale vi abbiamo parlato più volte, è abbastanza complicata.
Sta di fatto che tutto è rimasto intrappolato nelle pastoie della burocrazia.

Cosa prevedeva il percorso di formazione professionale

L’avviso 22 – relativo ai tirocini extracurriculari –  finanziato dal Fondo sociale europeo prevedeva un corso formativo per chi ha redditi bassi. Tre le fasce di riferimento: under 35, fino a 65 anni e disabili. In campo circa 25 milioni di euro per percorsi formativi dai quattro ai sei mesi. Fino a dodici mesi per soggetti disabili e svantaggiati. I tirocinanti hanno già concluso la loro esperienza, iniziata a settembre 2019, ma di soldi ne hanno visti ben pochi. Tanto che all’Ars sono scattate una mozione ed una interrogazione ma ancora sembrerebbe essere tutto fermo.

I tirocinanti pronti a scendere in piazza

A sostegno dei tirocinanti interviene il sindacato Nidil Cgil, per voce del segretario regionale Andrea Gattuso
“Noi seguiamo questa vicenda di diverso tempo – spiega Gattuso – e nonostante le nostre sollecitazioni la situazione non è cambiata. Tantissime persone, giovani e meno giovani, speravano che l’Avviso 22 potesse proiettarle nel mondo del lavoro. I tirocinanti avrebbero dovuto ricevere 500 euro mensili con pagamenti bimestrali ma si sono verificati ritardi inaccettabili.
Abbiamo sollecitato più volte l’assessorato regionale al Lavoro, assistendo al solito scaricabarile. I riardi sono stati addebitati prima alla Regione per problemi legati al bilancio, poi ai centri per l’impiego, poi agli enti promotori.
Stiamo valutando di dare vita ad una protesta di piazza se entro la fine del mese non dovessero partire i pagamenti.
L’Avviso 22 – prosegue Gattuso – è stato l’ennesima beffa per i giovani siciliani che magari riponevano speranze nelle istituzioni regionali per dare una svolta al loro futuro. Ebbene, le speranze le hanno perse. Non è normale aspettare più di un anno per vedersi riconosciute le indennità, quanto accaduto è l’ennesima dimostrazione dell’inefficienza della pubblica amministrazione in merito alla gestione dei fondi che riguardano le politiche attive del lavoro. Tutto ciò è alquanto allarmante”.
La prospettata mobilitazione dei tirocinanti dell’Avviso 22 dovrebbe tenersi davanti la sede dell’assessorato regionale al Lavoro.

Il commento del portavoce dei tirocinanti dell’Avviso 22

Oreste Lauria, portavoce dei tirocinanti dell’Avviso 22 non usa mezzi termini: “Siamo pronti a protestare con tutte le nostre forze nel caso in cui la situazione non dovesse sbloccarsi. Abbiamo saputo che nei prossimi giorni l’assessorato al Lavoro potrebbe emettere la prima lista di pagamento. Staremo a vedere. Intanto, un gruppo di tirocinanti starebbe aderendo ad una class action contro la Regione siciliana. Siamo pronti a tutto pur di vedere riconosciuti i nostri diritti”.

(nella foto Oreste Lauria)

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