Un uomo è stato trovato senza vita per strada in via Pietro Nenni a Palermo. A segnalare la presenza di una persona sull’asfalto sono stati i vigilanti della Ksm.
Sono arrivati i sanitari del 118 che hanno costatato la morte dell’uomo.
Secondo una prima ricostruzione la vittima è un cittadino del Bangladesh trovato con una corda attorno al collo e legata ad una ringhiera. Sono in corso gli accertamenti per risalire all’ora del decesso e soprattutto le cause.
Il corpo dell’uomo sarà portato all’istituto di medicina legale dell’ospedale Policlinico per eseguire l’autopsia disposta dalla procura.
Sono interventi gli agenti della polizia e della scientifica. Le indagini sono condotte dalla squadra mobile.
Il bengalese morto lo scorso agosto in un maneggio
Un altro bengalese di 45 anni lo scorso 9 agosto era stato trovato morto in un maneggio di Cardillo, a Palermo.
Un tanga e un reggiseno vicino al cadavere
La morte dell’uomo è stata scoperta il 9 agosto in un maneggio di Cardillo. L’uomo era originario del Bangladesh ma viveva alla Vucciria da anni. La polizia lo ha ritrovato vicino un tanga e un reggiseno. Elementi che potrebbero aiutare ad arrivare all’ultima persona che lo ha visto e che lo avrebbe potuto aiutare salvare. Gli agenti del commissariato San Lorenzo stanno cercando di capire chi sia stata l’ultima persona ad aver visto l’uomo domenica notte.
Continuano le indagini
Le indagini dei poliziotti del commissariato San Lorenzo hanno imboccato la pista del giro della prostituzione. I gestori del maneggio Riders Club, accanto al residence Città giardino in viale Regione Siciliana, hanno trovato l’uomo senza vita in una stalla. Sul corpo non c’erano segni di violenza. Il suo motociclo era parcheggiato poco distante dal maneggio. Nessuno lo aveva mai visto prima in zona.
Le analisi delle videocamere
I poliziotti hanno ascoltato i familiari, le persone che vivevano con lui, per tracciare un quadro delle sue abitudini e delle sue frequentazioni. Di sicuro, viveva in città da anni e non aveva avuto problemi con la giustizia. Le indagini, coordinate dal sostituto procuratore Anna Battaglia, dopo l’esito dell’autopsia d’ieri sembrano indirizzate nel classificare il decesso come dovuto a cause naturali. Ma i dubbi sono ancora tanti. La polizia sta analizzando le telecamere di videosorveglianza piazzate nella zona.
Commenta con Facebook