La battigia della spiaggia di Mondello è sempre più ridotta all’osso. Basta armarsi di un metro e di un po’ di santa pazienza per constatare che la distanza minima prevista dai regolamenti regionali non è mantenuta in diversi punti del litorale. Questione, quella della fascia libera al pubblico, che è stata oggetto nelle scorse settimane anche di un sit-in organizzato da associazioni ambientaliste e liberi cittadini. Un modo per tenere alta l’attenzione sulla borgata marinara, oggetto di dibattito sia sul caso del Baretto che sulla questione relativa alla pedonalizzazione delle strade attigue al litorale.

Battigia di Mondello ridotta all’osso

Nel servizio realizzato in questi giorni da Antonio Turco e Marcella Chirchio, il quadro che emerge è quello di una battigia ormai ridotta all’osso. Utilizzando un metro, si può vedere infatti come nei punti più esposti dell’arenile, la fascia calpestabile di arenile non sottoposta alla presenza dell’acqua si aggiri tra i 2 metri e 2,5 metri. Una misura decisamente inferiore a quanto stabilito dalla legge.

Come ricordato infatti dall’assessore al Territorio e all’Ambiente della Regione Siciliana Salvatore Cordaro, “le linee guida dei PUDM (Piano Utilizzo Demanio Marittimo) prevedono una fascia di rispetto fra concessione e battigia di cinque metri. Ciò sia nelle spiagge che nelle scogliere basse. Tutti i tiolari di concessioni balneari sono tenuti a rispettare queste misure. E’ evidente – continua Cordaro – che le eventuali trasgressioni devono essere segnalate dalle forze dell’ordine per dare modo al Dipartimento Ambiente di avviare ipotesi di sospensione o revoca della concessione“.

La versione della società Italo-Belga

Una domanda posta al presidente della società Italo-Belga Antonio Gristina che, sull’argomento, ha così riposto. “Se noi andiamo a misurare quotidianamente con il metro, è chiaro che qualche problema si potrà avere. Lo scorso anno, dove ci sono due file ve ne erano quattro, qualche anno fa erano addirittura sette“.

Sulle caratteristiche tecniche della concessione sottoscritta con la Regione Siciliana, Gristina tiene a precisare la chiarezza delle regole. “Non è la concessione a muoversi, ma l’arenile. La concessione è quella che è. Non possiamo andare oltre quel limite. E’ l’intera spiaggia di Mondello ad essere una supeficie insufficiente ad una città di settecentomila persone. Non è un tema del lido. Sul fatto che ci sia dei lidi che non sono integralmente occupati, è bene chiarire che una buona parte dei suddetti è destinato agli abbonati“.

Il sit-in di protesta di cittadini e residenti

La situazione della battigia di Mondello è stata oggetto anche di una manifestazione, organizzata dal gruppo Esc, per ribadire il concetto che “Il mare è di tutti, Mondello bene Comune“. Tra le maggiori contestazioni mosse dagli attivisti vi è quella della battigia, ormai ridotta all’osso sia per la presenza degli stabilimento che per l’avanzare delle maree. Ciò costringe i bagnanti a riposare su spazi davvero ristretti, ammassati come in una scatoletta di tonno. Un fatto poco consigliabile, vista la necessità di rispettare il distanziamento sociale.

Durante la manifestazione, gli attivisti hanno distribuito degli opuscoli informativi ai passanti. Servendosi di un megafono, hanno poi intonato degli slogan a sostegno della propria tesi. Non mancano gli appelli al Comune di Palermo e alla Regione Siciliana per aumentare l’attenzione sul litorale della borgata marinara. Un grido d’allarme che aveva ribadito anche dal vicepresidente Pietro Salemi. “Il mare è un demanio, appartiene a tutti. Invece quello che accade a Mondello è che da 111 anni va avanti un monopolio privato. Gestito dalla società Italo-Belga, e di cui non è dato nemmeno conoscere i criteri di utilizzo, il capitolato di concessione”.

“Abbiamo abbracciato questa battaglia di civiltà, almeno per conoscere le regole che i gestori dovrebbero ottemperare per questa concessione, rinnovata senza gara pubblica. Siamo per un lido pubblico, gestito dal pubblico e i cui profitti vadano alla comunità. Come ulteriore opzione, siamo disposti ad accettare una lottizzazione della spiaggia con una messa a bando“