I prezzi della benzina in modalità servito hanno sfondato la soglia dei 2,1 euro al litro, con alcuni marchi che vendono oggi la verde a 2,111 euro/litro. Ora è allarme tra gli automobilisti siciliani.  La deputata Ternullo (FI) presenta una mozione all’Ars, “Situazione insostenibile, con le raffinerie in casa dovremmo vivere di rendita”.

Rincari quotidiani del carburante

“Sto presentando una mozione all’Assemblea regionale siciliana – dice – perché non è più sostenibile che ogni giorno si assiste inermi alla roulette dei rincari per il prezzo del carburante. Ieri per esempio le quotazioni dei prodotti petroliferi nel Mediterraneo hanno chiuso ancora in forte salita (soprattutto il diesel). Di conseguenza oggi le compagnie aumentano nuovamente i prezzi per benzina, diesel e Gpl. Siamo arrivati a 2,200 euro per un litro di carburante. È chiaro che al netto del conflitto in Ucraina, questa condizione si ripercuote sulle tasche di famiglie e imprese.”,

In Sicilia le raffinerie

“Una situazione che fa ancora più rabbia perché in Sicilia abbiamo le raffinerie – conclude la Parlamentare. Vivendo nel siracusano ne sono testimone tangibile. Potremmo vivere di rendita. Perché allora non possiamo beneficiari di tali strutture in loco? Perché la Valle d’Aosta o Malta possono applicare prezzi ancora ragionevoli e noi, pur avendo in casa la materia prima raffinata, dobbiamo pagarla a caro prezzo?”.

E Codacons avanza le proprie richieste

L’escalation dei listini dei carburanti, secondo il Codacons, risente del conflitto in Ucraina e delle tensioni sulle quotazioni internazionali del petrolio. Ora, contro questi rincari, protesta Francesco Tanasi, segretario dell’associazione. “Siamo in presenza di una vera e propria emergenza perché i rincari di benzina e gasolio non solo aggravano la spesa per i rifornimenti di carburante di famiglie e attività produttive, ma hanno effetti diretti sui prezzi al dettaglio, considerato che in Italia l’85% della merce viaggia su gomma”.

“Sterilizzazione dell’Iva e un taglio delle accise”

Tanasi chiede al Governo d’intervenire con urgenza per calmierare i listini alla pompa, attraverso una sterilizzazione dell’Iva e un taglio delle accise che pesano su benzina e gasolio, in modo da contenere anche gli effetti sui prezzi dei beni trasportati.

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