In Consiglio Comunale regna la calma sul bilancio, forse fin troppa. Il sindaco di Palermo Roberto Lagalla aveva posto come scadenza quella del 15 marzo. Ma a poco più di tre giorni dal termine ultimo auspicato dal primo cittadino, il centrodestra si muove con un moto rettilineo uniforme praticamente prossimo allo zero. Anche oggi infatti, Sala Martorana non è riuscita a traghettare in porto l’approvazione del Dup (Documento Unico di Programmazione). Un atto che, sulla carta, potrebbe avere anche una trattazione diverse rispetto al bilancio di previsione 24-26, anche se lo stesso rappresenta un atto tecnico nel quale l’Amministrazione propone e racchiude le linee strategiche d’azione per i prossimi tre anni.

Atto che dipende principalmente dalle risorse extracomunali, in particolari fondi europei. Dalle voci relativi ai finanziamenti PON-Metri Plus 21-27, (capitolo su quale è stata completata la programmazione e per cui si attende la nomina a Romadel capo dipartimento) alle cosiddette risorse FUA (Fondi Ambito Urbano), per passare alla contrattazione con la Regione Siciliana sui fondi FSC (Sviluppo e Coesione). Voce sulla quale il primo cittadino ha annunciato venerdì in aula che si stanno avanzando richieste “su alcune opere necessarie per l’area comunale e che fanno riferimento alla riqualificazione del ponte Oreto, il raddoppio del ponte Corleone sulle due direzioni, la realizzazione di un ponte di collegamento fra l’area della Stazione Notarbartolo e via Umberto Giordano“.

Calma piatta in Consiglio Comunale sul bilancio

L’aria che regnava oggi in aula però non era quella delle grandi occasioni. Non è stata quella dell’approvazione del piano di riequilibrio l’estate scorsa o quella registrata durante il varo dei fondi dell‘avanzo vincolato. Nonostante le parole del primo cittadino quindi, gli esponenti del centrodestra non hanno dimostrato oggi quella determinazione avuta in altri casi, già a partire dai numeri. Solo diciannove i presenti in aula questa mattina (a fronte di 26 consiglieri di maggioranza). Un problema già visto in altre occasioni, quello della mancanza del numero legale, ma che si pensava di aver messo da parte con gli ingressi di Ferrandelli e Canto a metà dicembre. E invece, ancora una volta, è stato il centrosinistra a tenere in piedi la seduta. Ciò, almeno, fino al momento della chiusura della discussione generale e del relativo arrivo del tanto atteso emendamento annunciato già venerdì.

Opposizioni abbandonano l’aula

A quel punto dai banchi delle opposizioni ha preso la parola la consigliera comunale di Progetto Palermo Mariangela Di Gangi, la quale ha annunciato la volontà di abbandonare l’aula. Ciò al fine di attendere una seduta utile alla presenza dell’assessore al Bilancio Brigida Alaimo. “Questo è il suo primo Dup, deve essere presente”, ha commentato l’esponente di centrosinistra. A precederla l’intervento dell’ex deputato regionale Giuseppe Lupo. L’esponente Dem aveva palesato tutte le sue perplessità rispetto all’inerzia che regna in aula sul tema del bilancio. Una volta usciti dall’aula gli esponenti d’opposizione, il presidente del Consiglio Comunale Giulio Tantillo ha provato a votare l’emendamento. Dai banchi del centrodestra qualcuno si è alzato per contare quanti fossero in aula al momento del voto. Altri sono scappati fuori per capire se qualche collega fosse fuori dalla porta. Niente da fare. Solo diciannove voti sui ventuno necessari. La seduta è stata quindi chiusa ed aggiornata a domani alle 14. Giornata nella quale, con ogni probabilità, il Dup dovrebbe ricevere il via libera.

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