“Dopo una proficua giornata di lavoro, la manovra da oltre 400 milioni che abbiamo messo a punto nelle scorse settimane è stata approvata dalla Commissione Bilancio. Un ringraziamento al presidente Dario Daidone e a tutti i colleghi deputati che compongono la commissione per l’impegno e la responsabilità dimostrati che ci consentirà di portare le variazioni in aula già domani e sbloccare risorse vitali per la Sicilia”. Così l’assessore regionale dell’Economia Marco Falcone, al termine dei lavori della Commissione Bilancio dell’Ars sulle variazioni messe a punto dal Governo Schifani.

Fondi per Comuni ed ex province per far fronte al caro bollette

“Siamo riusciti, in sinergia con l’assessore delle Autonomie locali, Andrea Messina – ha proseguito Falcone – a incrementare da 20 a 48 milioni e da 2 a 4 milioni i fondi che destiniamo ai Comuni e alle ex Province per fare fronte al caro bollette, così come da impegno che il presidente Schifani aveva assunto in aula”.

Spese sanitarie, comparto regionale e 43 milioni in più per il contenzioso

Prosegue Falcone: “Rimane invece immutato lo stanziamento da 250 milioni per le spese sanitarie, mentre confermiamo ben 29 milioni per adeguare i contratti collettivi del comparto regionale, una misura da tempo attesa. Inoltre – sottolinea Falcone – sale da 30 a 59 milioni la rata del Fondo pensioni e stanziamo 43 milioni in più per il contenzioso, così come indicato dalla Corte dei Conti”.

Esercizio provvisorio, presentato ddl per l’autorizzazione fino ad aprile 2023

Intanto i deputati di Sicilia Vera e Sud chiama Nord hanno proceduto alla presentazione di un disegno di legge per l’autorizzazione dell’esercizio provvisorio fino ad aprile 2023.

“Interventi di somma urgenza, necessità di limitare i danni”

“Si tratta – spiegano i capigruppo Salvatore Geraci e Ludovico Balsamo – di uno strumento che consentirebbe la gestione della spesa di natura corrente e gli interventi di somma urgenza. La pronuncia di ieri delle Sezioni riunite della Corte dei Conti che ha sospeso il giudizio di parificazione del rendiconto della Regione per il 2020 contestando numerose irregolarità nel conto economico e nel conto patrimoniale oltre che il risultato di amministrazione, pone oggi la necessità di mettere in atto tutte le azioni necessarie per limitare i danni”.

Le priorità

“Il governo Schifani, in sostanza – spiegano Geraci e Balsamo – dovrebbe accantonare già nel prossimo bilancio 866 milioni di euro in attesa del pronunciamento della Consulta, oltre a dovere coprire immediatamente un buco di altri 300 milioni per le partite contabili ritenute irregolari nel conto economico e in quello patrimoniale”.

“Emergenza finanziaria”

“La nostra proposta legislativa – affermano – mira ad approvare urgentemente l’autorizzazione all’esercizio provvisorio del bilancio della Regione siciliana fino ad aprile 2023, nelle more del pronunciamento della Corte Costituzionale e di fare chiarezza sulle possibili soluzioni di questa emergenza finanziaria”.

Si rischia lo stallo dell’intera economia siciliana

Concludono Geraci e Balsamo: “Abbiamo chiesto al presidente dell’Assemblea Gaetano Galvagno e al presidente della Commissione Bilancio Dario Daidone di voler urgentemente dare riscontro alla nostra istanza. Il rischio che le recenti irregolarità sollevate dalla Corte dei conti con la conseguente sospensione della parifica del bilancio della Regione relativo all’anno 2020 possano generare una situazione di stallo per l’intera economia siciliana è molto più che concreto e bisogna agire subito”.

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