Intervento contro il caro bollette dalla Regione che mette a disposizione somme per 22 milioni di euro per Comuni ed ex Province. Nei giorni scorsi sono stati numerosi gli appelli dei sindaci siciliani alla Regione. Dai primi cittadini il grido di aiuto per cercare di far quadrare i conti in seguito all’aumento del costo dell’energia elettrica.

Ventidue milioni di euro a favore degli enti locali siciliani

ll via libera è arrivato dal governo regionale presieduto da Renato Schifani, che ha varato un intervento finanziario straordinario, grazie a una ricognizione di risorse da parte dell’assessore all’Economia, Marco Falcone. La norma è inserita all’interno del disegno di legge di variazione di bilancio.

Le somme nel dettaglio

Venti milioni di euro sono destinati ai Comuni e verranno ripartiti in base alla popolazione. Gli altri due milioni (divisi per il 40% in base alla popolazione e per il 60% in base al numero delle classi scolastiche) andranno alle ex Province, ai sei Liberi consorzi di Comuni e alle tre Città metropolitane.  “L’emergenza legata al caro bollette – evidenzia il presidente Schifani – sta affliggendo anche gli enti locali siciliani, il governo della Regione ha ritenuto di dover intervenire con questo stanziamento per far in modo che possano garantire la continuità dei servizi erogati ai cittadini”.

Un aiuto ai comuni siciliani in difficoltà

“Abbiamo raggiunto – sottolinea l’assessore alle Autonomie locali Andrea Barbaro Messina – un traguardo importante, dando così la possibilità ai Comuni di alleviare il pesante fardello del pagamento delle bollette dell’energia elettrica. In questo momento è l’importo massimo che potevamo corrispondere. Le somme non sono state sottratte al fondo delle Autonomie locali, si tratta di risorse aggiuntive. Questo contributo straordinario permetterà di evitare ai Comuni il dissesto finanziario”.

Ecco gli importi erogati ai capoluoghi siciliani

Al comune di Agrigento, andranno 231 mila euro, a Catania, 1,2 milioni, a Palermo 2,6 milioni, a Messina 900 mila euro, a Trapani 235 mila euro, a Enna 107 mila euro, a Siracusa 484 mila euro, a Ragusa 300 mila euro.

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