“Sono certo che l’assessore all’Istruzione e Formazione professionale Roberto Lagalla rispetterà l’impegno dello stanziamento dei 5 milioni di euro previsti in Sicilia per attivare 46 contratti di specializzazione, in aggiunta a quelli del Miur. Qualora le rassicurazioni sull’avvio tempestivo del bando fossero disattese, l’Ordine dei medici sarà al fianco dei giovani medici nei modi più opportuni”.
Così il presidente dell’Ordine dei medici della provincia di Palermo, Toti Amato, che ha incontrato una nutrita delegazione di giovani medici allarmati dal ritardo della pubblicazione del bando regionale per l’accesso alle borse di studio, come da decreto del 27 giugno scorso, ma di cui non c’è traccia nel decreto integrativo dell’8 luglio.
Il ritardo è stato denunciato tanto dalla politica quanto dal mondo universitario a partire dal Rettore di Palermo e l’assessore Lagalla ha risposto annunciando che lo stanziamento era stato deliberato in giunta di governo a fine giugno.
“Vero è – dice Amato – che la Giunta di governo, lo scorso 27 giugno, ha dato il via libera al finanziamento delle borse di studio aggiuntive che attivano negli Atenei di Palermo, Catania e Messina 46 contratti di specializzazione di area medica, utilizzando come negli anni precedenti risorse del Fondo sociale europeo, ma il ritardo è forte. Toscana a parte, la Sicilia è l’unica regione a non avere ancora pubblicato il bando”.
Essendo le graduatoria integrate a quelle nazionali che sono già in stato avanzato c’è, dunque, il rischio che i fondi stanziati solo ora non siano utilizzabili nel corso di quest’anno. Un problema grave proprio quando si fa più forte l’allarme sulla carenza di medici in Sicilia e in tutta Italia.
I giovani medici chiedono al governo regionale di fare chiarezza sui tempi di pubblicazione, che non possono superare il 15 di luglio, e di fare scorrere la graduatoria 2018 per l’accesso alla Medicina generale fino al termine delle relative assegnazioni per il 2019.
“Oggi – precisano i medici – scade per gli aspiranti la presentazione dei requisiti, e il prossimo 15 luglio dovrebbero essere già pubblicate le relative graduatorie. Siamo fuori tempo massimo. Intervenire su questi due fronti permetterebbe quantomeno di tamponare un’emergenza”.
“Stiamo parlando – spiega il presidente Amato – di un imbuto formativo regionale di 11mila giovani colleghi, che si vedono costretti a ripetere concorsi ogni anno, e che trovano strade alternative fuori dalla Sicilia e dall’Italia. Un danno enorme. Ricordo che ciascuno di loro è già costato in formazione circa 250 mila euro l’anno di risorse pubbliche, oltre ai costi sostenuti dalle loro famiglie per chi si è laureato fuori sede”.
Ma la sequenza di distinguo, attacchi e preoccupazione viene bollata come esagerata e infondata dalla Regione. E, nella serata di ieri, arriva la soluzione di tutto: “E’ stato pubblicato il decreto ministeriale per l’assegnazione della 46 borse aggiuntive per i contratti di specializzazione di area sanitaria” fa sapere l’assessore all’istruzione e alla formazione professionale Roberto Lagalla che fa notare come siano inserite anche le borse aggiuntive della Sicilia smentendo chi sosteneva fossero ormai fuori tempo.
“Tanto rumore per nulla! – dice Lagalla – Come il governo Musumeci aveva puntualmente anticipato, il MIUR ha oggi regolarmente pubblicato il decreto che autorizza la Regione Siciliana a finanziare, così come lo scorso anno, 46 borse aggiuntive per la copertura di altrettanti posti regionali destinati alle scuole di specializzazione di area sanitaria nelle Università di Catania, Messina e Palermo. Mentre comprendo pienamente l’apprensione di tanti giovani in attesa, ai quali è giusto fornire risposte tempestive ed efficaci, così come abbiamo fatto, stupisce che, per invincibile tentazione polemica, autorevoli rappresentanti accademici si siano lasciati trascinare in incaute ed anticipate considerazioni critiche.
Credo che il momento, certamente non facile per il sistema universitario siciliano, meriti atteggiamenti più sereni e soprattutto concentrazione ed impegno ben maggiori per recuperare arretramenti che, al di là delle parole, sono documentati dalle recenti classifiche del CENSIS, penalizzando la Sicilia e le sue giovani generazioni”.
“Tutte balle costruite ad arte” dice invece l’assessore per la salute Ruggero Razza che posta anche un video su facebook per sbugiardare tutti.
Alla fine dall’ordine dei medici arrivano i ringraziamenti anche se si ribadisce il concetto di ritardo: “Sembra che finalmente si sia chiarita la mancata pubblicazione, entro i termini ragionevolmente previsti, del bando che attiva nel 2019 i 46 contratti di specializzazione, in aggiunta a quelli del Miur. Una buona notizia che in qualche modo argina un imbuto formativo su cui bisogna comunque intervenire prima possibile per arginare la grave carenza di medici ospedalieri e la loro fuga oltre stretto in cerca di occupazione” scrive il presidente dell’Ordine dei medici di Palermo Toti Amato, che ringrazia, anche a nome dei giovani medici, l’assessore regionale della Salute Ruggero Razza per il video diffuso in cui spiega i motivi del ritardo della pubblicazione, confermando che anche in Sicilia per il 2019, al pari delle altre regioni, sono confermate le borse di studio aggiuntive.
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