Una enorme discarica di rifiuti a cielo aperto è andata a fuoco questa notte a Palermo, nel quartiere Brancaccio. E’ successo nei pressi del deposito Amat, la municipalizzata del Comune di Palermo che si occupa di trasporto pubblico locale. C’è voluta tutta la notte per riuscire a domare sino all’ultimo focolaio in quanto in zona erano presenti davvero tantissimi rifiuti ammassati. Non solo sacchetti di immondizia di natura domestica ma anche scarti di varia altra natura.

Le difficoltà a domare il rogo

Non è stato facile per i vigili del fuoco riuscire ad avere ragione delle fiamme, alimentate dalla presenza di rifiuti di ogni tipo, alcuni anche particolarmente infiammabili come il legno. Una vera e propria montagna di spazzatura che si era accumulata nel corso delle settimane, frutto dell’inciviltà dei cittadini che hanno abbandonato indiscriminatamente il rifiuto ma anche delle difficoltà legate al servizio di raccolta gestito dalla Rap, altra società partecipata del Comune che si occupa di raccolta e smaltimento dei rifiuti.

Altre situazioni a rischio

Ci sono diversi quartieri che sono a rischio per via della presenza massiccia di rifiuti accumulati per le strade. Nonostante il vertice convocato dalla Regione alla presenza della Rap e dell’ormai ex amministrazione comunale, la città rimane piena di spazzatura. Fatto che si aggrava in periferia, dove i disagi tendono ad aggravarsi. Rientra in questa fattispecie l’area dello Zen 2, protagonista nelle ultime settimane di alcuni roghi appiccati proprio ai blocchi di spazzatura presenti nella zona.

Zen 2 sommerso dai rifiuti: “Qui non cambia nulla”

Il caso topico interessa, come documentato da BlogSicilia nei giorni scorsi, via Nicolò Pensabene, strada in cui risiede la scuola “Giovanni Falcone”. Lo stesso luogo in cui, qualche settimana fa, Roberto Lagalla ha avviato la campagna elettorale fra i quartieri del capoluogo siciliano con il suo tour in camper. E la stessa via nella quale, oggi, si può vedere una distesa infinita di sacchetti di spazzatura, alternata ad una sequela infinita di rifiuti ingombranti, in particolare mobilio ed elettrodomestici, con i soliti immancabili materassi. Il tutto a pochi centimetri da un terreno abbandonato, con erbacce alte anche un metro di altezza poste a pochi passi da alcune abitazioni.

 

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