Un buco da 20 milioni di euro. E’ quello causato dai danni post covid19 in Sicilia nelle Rsa, le Residenze sanitarie assistite ovvero le strutture che si occupano dell’assistenza alle persone deboli, fragili, anziane.

Rsa al capolinea

Le RSA sono al capolinea e a confermarlo adesso è l’allarme che viene lanciato dal Comparto Socio Sanitario di Confindustria Sicilia. La Regione non ha ancora provveduto ai rimborsi che potrebbero ricompensare le perdite visto che ammontano proprio a quasi 20 milioni. Le imprese stanno chiudendo i bilanci con perdite gravissime e insostenibili.

Il grido di aiuto delle imprese del settore

A lanciare l’allarme è stato il comparto regionale delle Strutture Socio Sanitarie di Confindustria Sicilia. Un allarme già noto tanto che dal 2020 si discute di ristori alle strutture. Le Residenze sanitarie assistite erano già a novembre 2020 al centro di un provvedimento regionale che garantiva, a titolo di ristoro, il 90 per cento della quota di budget assegnato per il 2020 e che, a causa della pandemia da Covid19, non è stato coperto dalle prestazioni rese e rendicontate.

Ma la crisi non si è limitata a quegli anni ed è proseguita fino a tutto il 2022. la ripresa si è vista solo quest’anno. “Le imprese del settore sanitario – spiega Francesco Ruggeri – stanno affrontando una grande emergenza economica. La Regione ha stanziato le somme per sostenere il danno economico dovuto alla contrazione dei ricoveri negli anni 2021-2022 in seguito alla pandemia. Allo stanziamento dei fondi però non è seguita la fase della liquidazione dei rimborsi.
Le imprese aspettano ancora i contributi regionali (previsti dal decreto 46/2022), si tratta di finanziamenti a tasso agevolato, contributi a fondo perduto, e misure miste. La mancanza dei rimborsi determinerà inevitabilmente un irreparabile pregiudizio per le imprese, con inevitabili ricadute sulla corretta ed efficiente resa dei servizi nonché sulla loro continuità”.

A rischio la qualità dell’assistenza

“Le conseguenze negative – conclude Ruggeri – potrebbero avere un impatto significativo sulla qualità dell’assistenza socio sanitaria fornita alla popolazione siciliana. Rivolgiamo un appello al Presidente della Regione Renato Schifani, all’assessore alla Salute Giovanna Volo e all’assessore al Bilancio Marco Falcone affinché intervengano per superare l’emergenza”.