“Ma quale distribuzione di soldi a pioggia ai regionali? Chi lo sostiene non ha letto con attenzione l’accordo che andremo a firmare nei prossimi giorni. Al contrario abbiamo abolito il vecchio Famp che era proprio un fondo distribuito a pioggia e abbiamo introdotto criteri di merito e di risultato per la corresponsione di queste somme. Il sistema è lo stesso che viene adottato a livello nazionale. Tutto il contrario del messaggio che sta passando in queste ore”.

A parlare a BlogSicilia è il Presidente dell’Aran, l’avvocato Accursio Gallo che, raggiunto al telefono, non ci sta a fare la figura dell’uomo che perpetua vecchi vezi e vecchi vizi della pubblica amministrazione regionale

“Stiamo parlando della parte variabile dello stipendio dei dipendenti del comparto regionale. Una quota di stipendio dovuta, quindi, non un regalo. Solo che abbiamo cambiato le regole con la nuova contrattazione e adesso siamo pronti ad applicarle”.

In pratica in passato nel contratto era previsto un fondo per pagare questa parte variabile dello stipendio ai regionali, Si chiamava Famp e veniva corrisposto in base ad una distribuzione quasi matematica fra i dipendenti “Quella sì che era una distribuzione a pioggia. Nella nostra ipotesi è facile individuare cifre e sistemi. Leghiamo la corresponsione delle somme non obbligatorie a risultati e progetti. Chiaramente spetterà alla Funzione pubblica fare le valutazioni opportune per assegnare le risorse”.

Il nuovo fondo che sostituisce il Famp si chiama Ford. E’ dotato di 48 milioni di euro. Una parte, che rappresenta meno della metà, è costituita da indennità dovute, il resto delle risorse viene assegnato secondo procedure precise.

Ogni dipartimento della Regione siciliana ha fornito indicazioni alla Funzione Pubblica. La quota erogata in via diretta vale 20 milioni e 440mila euro, i soldi destinati agli straordinari sono 10 milioni e 990mila euro e la differenza è la quota premiale.

“Anche nell’assegnazione degli straordinari abbiamo stabilito una procedura. I Dipartimenti presenteranno alla Funzione pubblica la loro richiesta di ore di straordinario da lavorare nell’anno in base alle esigenze, insomma alle cose che devono fare: progetti, incarichi, e così via. La Funzione pubblica valuterà e assegnerà le quote. Per la quota premiale, invece, sarà sempre la Funzione Pubblica a valutare i risultati ed assegnare i premi. Un meccanismo chiaro che non distribuisce niente a pioggia”.

In un momento di tensione fra regionali e governatore, però, è facile raccontare le cose in modo diverso visto  he restano provvedenze che vengono da questo fondo e che non sono sottoposte a queste procedure, ma solo perchè dovute

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