La Regione Siciliana anticipa le somme alle aziende del trasporto pubblico per l’acquisto dei bus ecologici. Si tratta di fondi che erano stati già deliberati lo scorso mese di gennaio, con risorse da attingere attraverso il Pon Infrastrutture. Su tratta di 45 milioni per finanziare l’acquisto di 211 nuovi bus ecologici da parte di 33 aziende di trasporto pubblico locale dell’isola. Adesso la giunta dà il via libera all’anticipazione del contributo per fronteggiare le difficoltà sorte nell’acquisto dei mezzi.

L’iter rischiava di incepparsi

Si rischiava, infatti, di bloccare l’ingranaggio dell’intera operazione. Infatti la convenzione stilata dalla Regione con il ministero delle Infrastrutture impone la rendicontazione dell’intera spesa per l’acquisto dei mezzi entro il 31 dicembre di quest’anno. Ma la consegna dei nuovi autobus da parte delle ditte produttrici non potrà avvenire prima, si stima, di un anno e mezzo dall’ordine. Quindi, ben oltre il termine del 31 dicembre prossimo. Per superare il problema la giunta regionale ha approvato la proposta di deliberazione dell’assessore Alessandro Aricò. In modo da rendere possibile la realizzazione della “svolta green” delle società siciliane di autotrasporti locali. In questo modo si consente al dipartimento delle Infrastrutture, della mobilità e dei trasporti di anticipare l’erogazione del contributo all’atto dell’ordinazione dei nuovi bus. Invece che al momento della consegna degli stessi per la messa in strada.

Le gare sono salve

“In tal modo – spiega l’assessore Aricò – si consentirà alle aziende di espletare le gare per l’acquisto degli autobus ‘verdi’. Si eviterà di vanificare, per le difficoltà delle ditte produttrici, l’intervento della Regione. Obiettivo prefissato questo che punta a combattere l’inquinamento e a migliorare la qualità dei servizi e il livello di sicurezza. Tutto questo attraverso il ‘ringiovanimento’ dei mezzi circolanti in Sicilia. Le difficoltà di reperire sul mercato i bus ibridi e a metano sono note anche al ministero”. Infatti, dal canto suo, aveva già autorizzato il rinvio della messa su strada dei bus acquistati con il contributo pubblico differendo il termine al 15 febbraio 2025.

Servirà fidejussione

L’anticipazione del contributo, ovviamente, potrà essere erogata soltanto a seguito della presentazione di una fidejussione bancaria o assicurativa. Dovrà essere sottoscritta dalle aziende di trasporto, insieme all’impegno a rispettare i termini previsti dal ministero per la messa in esercizio dei nuovi bus.

Articoli correlati