Finisce in carcere Giada Quattrocchi, 45 anni, di Campofelice di Roccella, con l’accusa di associazione mafiosa aggravata. La donna è compagna di un boss del Palermitano ed avrebbe agevolato lo scambio di informazioni tra lui e i vertici del mandamento mafioso.

Il provvedimento

Il provvedimento cautelare è stato emesso dal tribunale del riesame su richiesta della Dda diretta da Maurizio de Lucia. I carabinieri della compagnia carabinieri di Cefalù hanno dato esecuzione all’ordinanza di custodia cautelare in carcere. Quattrocchi era stata indagata nell’operazione che aveva portato in carcere e ai domiciliari 13 persone tra i comuni di Caccamo, Trabia, Cerda, Termini Imerese e San Mauro Castelverde.

Cosa è stato accertato

Le indagini avrebbero consentito di accertare che la 45enne, compagna del boss Pino Rizzo arrestato nell’operazione di febbraio scorso, avrebbe coadiuvato ed agevolato lo scambio di informazioni tra i vertici del mandamento mafioso. Si è resa inoltre responsabile, in concorso, di estorsione aggravata del metodo mafioso ai danni di un imprenditore attivo nel settore delle onoranze funebri.

Per Quattrocchi, che è la compagna del capomafia detenuto Pino Rizzo, la procura diretta da Maurizio de Lucia ha chiesto il carcere nei mesi scorsi, ma il gip ha rigettato l’istanza. La procura ha fatto ricorso e ha vinto prima al Riesame e ora in Cassazione.

L’operazione del febbraio scorso

Questa è dunque una prosecuzione dell’operazione antimafia nel territorio di Cefalù che scattò nel febbraio scorso. I 13 indagati furono accusati a vario titolo di associazione mafiosa, estorsione, detenzione illegale di armi e sostanze stupefacenti ai fini di spaccio. In carcere finirono: Rosolino Rizzo, nato a Cerda, 69 anni; Pino Rizzo, nato a Collesano, 54 anni; Rosolino Dioguardi, nato a Cerda, 74 anni; Pietro Cicero, nato a Cerda, 50 anni; Luigi Antonio Piraino, nato a Cerda, 62 anni. Furono invece disposti i domiciliari per Giuseppe Mario Muscarella, nato a Palermo, 49 anni; Massimiliano Mangano, nato a Termini Imerese, 45 anni; Pietro Ventimiglia, nato a Palermo, 49 anni; Giada Quattrocchi, nata a Torino, 45 anni; Gaetano Mario Piraino, nato a Cerda, 66 anni; Ignazio Piraino, nato a Termini Imerese, 37 anni; Salvatore Leggio, nato a Palermo, 53 anni; Giuseppe Rizzo, nato a Cerda, 84 anni.

Le estorsioni documentate agli imprenditori

Sono state infatti documentate richieste estorsive ad imprenditori dei settori edile, immobiliare, agricolo e delle onoranze funebri, finalizzate ad ottenere un ingiusto profitto destinato anche al supporto economico dei vertici del mandamento, uno dei quali già sottoposto a regime cautelare in carcere poiché riconosciuto colpevole di associazione di stampo mafioso.