“Sarà pubblicato domani un avviso pubblico per l’avvio di un progetto innovativo per la fornitura di cannabis terapeutica da utilizzare in campo medico”. Lo riferisce l’assessore regionale all’agricoltura, sviluppo rurale e pesca mediterranea, Toni Scilla.

Necessario attendere le autorizzazioni dal ministero della Salute

“Bisognerà comunque attendere – prosegue l’assessore della giunta Musumeci – il rilascio preventivo delle autorizzazioni alla sperimentazione da parte del Ministero della Salute. Dopo avere individuato, con la procedura di evidenza pubblica, il partenariato che abbia le adeguate competenze tecniche, professionali e finanziarie per la realizzazione dell’intera filiera, la Regione si attiverà richiedendo l’autorizzazione preventiva per lo sviluppo del progetto”.

Sarà anche un’occasione per gli agricoltori siciliani

“Da un lato quindi, saremo in grado di rispondere alle richieste derivanti dal fabbisogno accertato dalle autorità sanitarie nazionali di produzione di cannabis terapeutica – conclude Scilla – dall’altro lato, potremo così offrire una nuova occasione di reddito agli agricoltori siciliani”.

Sicilia inserisce modulo su cannabis medica in corso di Medicina Generale

Intanto è la Regione Sicilia la prima in Italia ad inserire nel programma di studi del corso regionale di Medicina Generale il modulo sulla cannabis medica. Il corso ha preso il via lo scorso 23 marzo a Caltanissetta presso il centro per la formazione permanente e l’aggiornamento del personale del servizio sanitario.
Ad incontrare e formare 180 medici specializzandi, è il dottor Carlo Privitera che da anni si dedica alla ricerca e alla cura di diversi pazienti affetti da gravi patologie utilizzando i principi della cannabis medica.

“Il modulo punta a formare in Sicilia medici che avranno competenze”

“Il modulo di studio del Corso Regionale di Medicina Generale – afferma Privitera – punta a formare in Sicilia i giovani medici di base di domani che avranno le competenze per rispondere ai propri assistiti in merito alle terapie a base di cannabis medica, e questo è un grande traguardo per tutti, un traguardo raggiunto grazie alla perseveranza del Comitato Pazienti Cannabis Medica e alla lungimiranza dell’Assessorato Regionale alla Salute, e del CEFPAS (Centro per la Formazione Permanente e l’Aggiornamento del Personale del Servizio Sanitario) che ha organizzato il corso”.

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