Arriva per la Regione Siciliana una vittoria netta al Tar di Palermo per quanto riguarda il caso Cannes e la mostra milionaria bloccata dall’amministrazione regionale. La seconda sezione del Tribunale amministrativo, con una sentenza depositata ieri, ha infatti respinto il ricorso della Absolute Blue contro il provvedimento adottato dalla giunta regionale dopo un accertamento disposto dal presidente della Regione Renato Schifani, con il quale sono stati annullati gli atti di affidamento diretto per la vicenda di “Casa Sicilia” a Cannes.

Legittimità del provvedimento

I giudici amministrativi, Cabrini presidente, Giallombardo estensore, con una decisione che entra subito nel merito della vicenda, hanno dichiarato la legittimità del provvedimento di autotutela adottato dall’assessorato al Turismo, perché l’aggiudicazione era avvenuta senza gara, in violazione del Codice degli appalti, e condannato la società ricorrente al pagamento delle spese legali quantificate in duemila euro. Per i giudici, infatti, la Absolute Blue non ha “dimostrato di essere titolare di diritti di esclusiva” e quindi la Regione “avrebbe dovuto vagliare l’esistenza di soluzioni alternative ragionevoli al fine di dimostrare che nel caso di specie, sarebbe stato necessario realizzare l’evento “Casa Sicilia” proprio in quell’hotel”.

3,7 milioni di euro per l’evento a Cannes

L’inchiesta riguarda la spesa di 3,7 milioni di euro fatta dall’assessorato al Turismo per l’iniziativa “Sicily, Woman and Cinema” a Cannes. I finanzieri del nucleo di polizia economico finanziaria di Palermo si sono presentati il giorno 11 gennaio scorso all’assessorato al Turismo per prendere i documenti sull’affidamento diretto per l’evento di Cannes della Regione Siciliana. Nei giorni precedenti la procura della Corte dei conti della Regione Siciliana, guidata da Pino Zingale, aveva aperto un fascicolo sulla vicenda dell’ evento “Sicily, Women and Cinema” che dovrebbe pubblicizzare la Sicilia, anche con una mostra fotografica, al festival cinematografico di Cannes. All’Ars vennero giudicate “spropositate” alcune cifre assehnate alla società lussemburghese Absolute Blue. Erano previsti oltre “311 mila euro per lo shooting fotografico da realizzare in Sicilia, 2 milioni e 700 mila per l’affitto di ‘Casa Sicilia’ e lo svolgimento di ‘vari eventi a Cannes’, 227 mila euro per ‘spese d’agenzia’. Ed ancora 920 mila euro per ‘affitto salone e decorazione’, 306 mila per i pannelli pubblicitari, 511 mila per ‘animazioni e conferenza stampa’, 790 mila per la manodopera, ed infine 30 mila per le spese relative agli ospiti della Regione che andranno a Cannes”.

Indagini di due procure

L’assessorato regionale siciliano al Turismo aveva revocato il finanziamento dopo che Schifani aveva firmato una lettera con la quale intimava all’assessorato la revoca in autotutela del finanziamento, dopo il parere dell’avvocatura generale. Intanto la magistratura si è mossa avviando una doppia inchiesta che ipotizza non solo Cannes ma un vero e proprio ‘sistema Turismo’. Su questo indagano Corte dei Conti e Procura Europea. Sulle presunte spese folli della Regione si sono aperti, dunque, diversi fronti d’indagine, partendo proprio dal caso della mostra milionaria a Cannes.

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