Si chiama via Francesco Crispi la sorpresa al rientro dalle ferie della maggior parte dei palermitani. Ed è una brutta sorpresa. Da oggi tentare in auto di attraversare la città su quella che i palermitani chiamano ‘via mare’  è un’impresa ancora più di quanto non lo sia stato nell’ultima settimana. Da via Crispi sino a via Lincoln ci saranno strettoie e deviazioni. Restringimenti che già ieri, in parte, hanno messo a dura prova la pazienza, inj realtà esigua, dei palermitani.

Di fatto ripartono i lavori che erano stati sospesi e se ne avviano degli altri. Ci sono gli scavi per l’anello ferroviario ovvero la metropolitana di Palermo, ma contemporaneamente  i lavori per il completamento del collettore fognario, senza contare le lunghe code di tir e auto a cui si è assistito in questi ultimi giorni a causa dei controlli anti terrorismo al porto che hanno reso lunghe le procedure di imbarco sulle navi.

Il piano dei lavori e della viabilità durante le opere prevede che la carreggiata lato monte, antistante l’ingresso del porto, sia transennata da oggi nel tratto che va da via Gerbasi sino in via Principe di Belmonte. Le auto che provengono dall’Ucciardone e sono dirette alla Cala si dovranno così immettere nella corsia lato mare dove, quindi, si circolerà a doppio senso. Una chiusura necessaria per consentire la prosecuzione dei lavori per l’anello ferroviario che insistono fondamentale su via Emerico Amari. In particolare gli operai della Tecnis saranno impegnati negli scavi perché si dovrà spostare una linea di alta tensione della Terna.

Al Foro Italico, invece, la ditta Sikelia si sta occupando hanno del disinquinamento della fascia costiera attraverso gli interventi di posizionamento della conduttura per il depuratore. Da sabato su un tratto di via Francesco Crispi è stato anche deviato il flusso delle auto che percorrono la corsia lato monte. Nello specifico chi proviene dalla Cala ed è diretto in via Messina Marine, all’altezza di via Lincoln, dovrà svoltare a sinistra e immettersi nella corsia lato mare che diventerà a doppio senso, almeno nel tratto che va da via Lincoln a piazza Tumminello. E la viabilità cambia anche per via Lincoln. Ci sarà l’istituzione del senso unico di marcia in direzione di piazza Giulio Cesare, ad eccezione dei residenti che abitano nel tratto di strada e ai veicoli che sono diretti all’hotel. Le altre auto, in pratica, avranno l’obbligo di svoltare a sinistra sulla via Cervello e proseguire verso via Torremuzza o piazza Kalsa per raggiungere Foro Umberto I e via Francesco Crispi.

Insomma una vera e propria gincana con spostamenti continui di carreggiata, restringimenti, rallentamenti, sensi unici imprevisti e così via. difficoltà per tutto il giorno che rischiano di diventare drammatiche all’ora di punta.

Per i residenti e i commercianti della zona un grosso disagio. Si sono riuniti nell’associazione “Amari cantieri”, e oggi sono scesi in strada con relativo sit-in.

Il sit-in è scattato dopo l’applicazione dell’ordinanza comunale che istituisce il divieto di sosta e fermata lungo lo stradone che costeggia l’area portuale, nel giorno in cui parte il maxi cantiere e i lavori della Tecnis – finalizzati al potenziamento della metro cittadina con nuove fermate – chiudono al traffico anche il tratto di via Crispi, lato monte, compreso tra via Gerbasi e via Belmonte, anche per ‘migrare’ una linea d’alta tensione. Presidio dei commercianti, dunque, e cartelli al collo con i quali – forti pure di un esposto – denunciano il “tranello ferroviario: 700 metri costati finora 170 milioni, per un’opera ancora in gran parte irrealizzata”, e la “connivenza tra Tecnis e amministrazione che autorizza varianti e finanziamenti milionari per un’opera che non va avanti provocando solo danni alla salute dei cittadini”; una ulteriore espansione del cantiere, insomma, “senza che non siano ultimati i lavori nell’area già occupata, “una estensione dei termini per il completamento dell’opera” e “una lievitazione dei costi da 76 milioni a 172 milioni”.