Un errore di valutazione sui controlli sanitari che fa scattare la protesta. Sarebbe avvenuto all’aeroporto di Palermo all’arrivo di un volo diretto da Barcellona. A raccontarlo sui social una stretta collaboratrice del consigliere comunale d’opposizione Fabrizio Ferrandelli che narra l’esperienza di una amica passeggera di quel volo.

“All’atterraggio i passeggeri vengono divisi in due gruppi e dirottati in due sale diverse: da una parte i turisti e dall’altra i residenti” racconta Lena La Barbera che continua “Salve signori, compilate questi moduli…Dopo 20 minuti. Residenti al desk del controllo sanitario con modulo compilato in mano: – Ah signora, ma lei è residente?
– -.- si…guardi che qui in questa stanza siamo tutti residenti
– ma come?
– come ma come
– no no voi residenti potete andare
– ma non dovete farci tampone etc?
– no no, voi residenti potete andare”.

L’errore è palese ma il peggio deve ancora arrivare:

“- Collega, fai entrare i turisti
– Come i turisti?
– Si. I turisti
– -.- veramente i turisti li abbiamo fatti andare via”

Il commento finale ripercorre la reazione dei residenti “Fischi e piriti”.

Il volo in questione è del 18 agosto quindi 5 giorni fa e i controlli non erano ancora del tutto organizzati ma l’ordinanza della Regione con la stretta sui rientri da Spagna, Grecia e Malta è del 12 agosto era entrata in vigore, nella più estensiva delle interpretazioni, il 14 agosto quindi 4 giorni prima. L’ordinanza nazionale che estende anche alla Croazia è successiva.

E intanto è polemica sull’ordinanza di Musumeci che riguarda i Migranti che viene messa a cofnronto proprio con la disorganizzazione nella gestyioone dei turisti “Mentre Musumeci prova a scaricare sui migranti responsabilità per l’aumento dei contagi la realtà di queste ore ci parla di controlli disorganizzati nei porti e negli aeroporti dell’Isola – dice il Presidente dell’antimafia regionale Claudio Fava – Sarebbe il caso che il presidente Musumeci si occupasse di questo. Ma capiamo come sia molto più facile spostare l’attenzione sul comodo tema dei migranti, sicuramente più semplice che spiegare dove siano finiti i 75 milioni promessi per il turismo o i fondi per le attività produttive dell’isola”

Articoli correlati