Lotta aperta alla mala movida dopo gli episodi di violenza che hanno caratterizzato le notti palermitane delle ultime settimane e mesi. Ma verifiche non soltanto in questo senso. Controlli stanno riguardando le licenze, il rispetto delle norme igienico sanitarie, i contratti di lavoro e l’uso improprio del personale nei locali del centro e della aree del divertimento serale.
Controlli straordinari notturni
Servizi straordinari notturni di controllo del territorio sono stati messi in atto dai carabinieri dio palermo. Si tratta di verifiche che puntano a contrastare proprio la movida selvaggia a Palermo. Nel fine settimana, nell’area di via Maqueda, è stato impiegato un dispositivo di uomini e mezzi dei militari del Comando provinciale affiancati dai colleghi del N.A.S. (Nucleo Antisofisticazione e Sanità), del N.I.L. (Nucleo Ispettorato del Lavoro) e dei Reparti speciali dell’Arma impegnati nella prevenzione e contrasto degli illeciti contro la Salute pubblica ed il lavoro irregolare.
Attenzione ai locali frequentati dai giovani
L’attenzione dei militari si è concentrata sui locali frequentati dai giovani. Durante le ispezioni, il Nucleo Ispettorato del lavoro ha riscontrato la presenza di 13 lavoratori in nero ed elevato sanzioni per più di 120.000 euro emettendo due provvedimenti di sospensione dell’attività imprenditoriale nei confronti di due gestori. Anche i carabinieri del Nucleo Antisofisticazione e Sanità hanno notificato multe per irregolarità varie, tra cui il mancato rispetto dei requisiti igienici.
L’ordinanza e il pugno di ferro
Un paio di settimana fa, è stata emessa una ordinanza sindacale che punta proprio ad una stretta nella direzione del recupero della legalità. Fino a sei mesi di chiusura, nei casi più gravi, per chi non rispetta le regole è la misura più dura prevista nell’ordinanza con cui si rafforzano le sanzioni in caso di violazioni alle norme che regolano la movida notturna. Un atto con cui l’Amministrazione comunale di Palermo punta a porre in essere un deterrente a tutela dei residenti e dei cittadini che popolano le strade del centro storico di sera che, nelle scorse settimane, non hanno mancato di far sentire la propria voce. Nelle scorse settimane, da Palazzo delle Aquile era filtrata l’idea di spostare l’intrattenimento serale, o comunque parte di esso, verso le aree balneari della città. Una proposta che doveva poggiare la propria ratio sul ‘regolamento movida‘, varato ad aprile dalla Giunta ma bloccato in Consiglio Comunale, in attesa d’approvazione.
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