Tre denunce a Carini, nel palermitano, per aver lasciato i terreni incolti. Tre proprietari terrieri sono venuti meno all’obbligo di bonificare e mettere in sicurezza i propri appezzamenti che versano pericolosamente in stato di abbandono. Un provvedimento di bonifica a cui non hanno mai dato seguito e per questo tre carinesi nei prossimi giorni saranno denunciati per violazione dell’articolo 650 del codice penale. I tre terreni in questione ricadono nelle vie Torretta, Agrigento e Vespucci, angolo via Aquila.

Cosa prevede la norma

La norma prevede che chiunque non osservi un provvedimento legalmente dato dall’autorità per ragioni di giustizia, sicurezza, ordine pubblico o di igiene, è punito con l’arresto fino a 3 mesi o l’ammenda fino a 206 euro. Le ordinanze che imponevano loro di prendere provvedimenti, anche per prevenire gli incendi, sono state emesse lo scorso 12, 13 e 14 luglio dal sindaco di Carini Giovì Monteleone. Provvedimento che fu frutto di una proposta del comandante della polizia municipale Marco Venuti, del responsabile di protezione civile Antonio Badalamenti e dell’istruttore tecnico Giovanni Giambanco.

Rischio incendi e anche sanitario

“Non ottemperando prima alle diffide e successivamente a quanto stabilito dalle ordinanze – dichiara il sindaco Giovì Monteleone –  hanno messo in pericolo la sicurezza pubblica. I terreni incolti infatti diventano ricettacoli di sporcizia, topi e animali vari. Oltre a essere ambienti ideali, quando d’estate le temperature si alzano, per la propagazione delle fiamme. Per tutti questi motivi saremo intransigenti”. Il personale comunale è al lavoro per redigere altri provvedimenti simili.

Nel Siracusano nota dolente

Proprio in questi giorni il prefetto di Siracusa, Giusi Scaduto, ha sollevato la questione. Tra le cause che hanno scatenato gli incendi, al netto della mano degli attentatori e delle elevate temperature, c’è certamente l’incuria dei terreni, sia di proprietà pubblica sia privata. Il prefetto, che ha coordinato l’emergenza roghi nel Siracusano, nei giorni scorsi ha battuto il tasto su questo aspetto. “Da anni si parla della cura dei terreni, di ogni tipo, ma nessuno se ne ricorda mai fino a quando non esplode l’emergenza. Ma attenzione – si affretta a dire il prefetto di Siracusa – questo vale sia per gli incendi sia per gli alluvioni. C’è poco da fare, questo aspetto è fondamentale. Riscontro, purtroppo, che tale concetto non è passato, per cui bisogna continuare ad insistere”.

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