- Accanto al centro RI.MED in costruzione sorgerà il nuovo Ismett progettato da Renzo Piano
- Saranno impiegate circa 600 persone allo studio e sviluppo di soluzioni innovative diagnostiche e terapeutiche
- Il valore complessivo dell’investimento è di circa 200 milioni di euro
Il nuovo centro per le Biotecnologie e per la ricerca Biomedica sorgerà a Carini, nel Palermitano, fondandosi su diversi pilastri. Dagli investimenti in ricerca scientifica per l’occupazione e lo sviluppo economico del Mezzogiorno, all’integrazione tra ricerca e cura per il miglioramento delle condizioni di vita e di salute della popolazione. Per continuare con gli accordi Italia-Usa per la ricerca scientifica e asset strategici legati a modelli innovativi di partenariato pubblico-privato.
Investimento per quasi 200 milioni di euro
Una volta a regime, il centro impiegherà circa 600 risorse – tra ricercatori, tecnici e personale amministrativo – dedicate allo studio e allo sviluppo di innovative soluzioni diagnostiche e terapeutiche. Il valore complessivo dell’investimento è di 196.350.000 Euro.
Presentato il progetto a Palazzo Minerva
Alla presenza del presidente della Repubblica Sergio Mattarella e del presidente del Senato Maria Elisabetta Alberti Casellati, i vertici della Fondazione Ri.MED e dei partner fondatori hanno presentato oggi pomeriggio, nella sala capitolare di Palazzo Minerva, gli obiettivi di quello che sarà uno dei più innovativi poli di ricerca traslazionale d’Europa.
La ricerca traslazionale ha come obiettivo il trasferimento dei risultati ottenuti dalla ricerca di base in applicazioni cliniche.
Aquilanti “Cantiere Carini suggerisce assetto campus di ricerca”
“Il cantiere di Carini suggerisce ormai chiaramente l’assetto del campus di ricerca, a cui si affiancherà il nuovo ospedale ISMETT – commenta Paolo Aquilanti, presidente della Fondazione Ri.MED – e avvicina l’obiettivo di realizzare in Sicilia uno dei più significativi investimenti pubblici nel Mezzogiorno d’Italia. Un’officina di prodotti nuovi e di metodi inesplorati per curare le malattie e al contempo fonte di lavoro e meta d’investimenti. Il concorso tra istituzioni pubbliche italiane – il Governo Nazionale, la Regione Siciliana, il Consiglio Nazionale delle Ricerche – e partner esteri del livello di University of Pittsburgh e UPMC, ha dimostrato la capacità di tradurre in pratica una scommessa ambiziosa”.
Accanto al centro Ri.MED il nuovo ospedale Ismett
Accanto al centro Ri.MED sorgerà il nuovo ospedale Ismett, proponendo una integrazione di ricerca e cura per accelerare il trasferimento al paziente delle innovazioni scientifiche e assicurare la gestione in piena sicurezza dei pazienti anche a fronte di pandemie.
Il progetto si ispira al modello tipologico del cosiddetto “villaggio-strada” e prevede un’organizzazione dello spazio estremamente flessibile: 52.464 mq di superficie totale, di cui 17.070 mq di laboratori, ampi spazi comuni, sale riunioni, uffici, un auditorium, la foresteria e il collegamento diretto con l’ospedale.
I laboratori e le piattaforme tecnologiche all’avanguardia del centro Ri.MED saranno dedicati alla ricerca e allo sviluppo di vaccini e farmaci innovativi, terapie cellulari ed ingegnerizzazione di organi e tessuti, per diagnosticare precocemente e curare in modo mirato le insufficienze terminali d’organo, i tumori, le malattie infettive e le patologie connesse all’invecchiamento, con particolare attenzione alle malattie neurologiche.
L’integrazione con UPMC e l’Università di Pittsburgh, leader nella ricerca clinica e scientifica, favorirà un circolo virtuoso di trasferimento di know-how.
Commenta con Facebook