Il caro bollette preoccupa non poco gli italiani che stanno ricevendo bollette raddoppiate di gas e luce. Un salasso che sosterà migliaia di euro in più a ogni famiglia siciliana. Ora il Codacons annuncia la protesta a Roma contro rincari.

Pronta la marcia a Roma

“Il Codacons è pronto ad una marcia a Roma contro i maxi-aumenti delle tariffe che, in base ai calcoli di varie organizzazioni, potrebbe costare alla collettività fino a 70 miliardi di euro a fine 2022″. Ad affermarlo è il segretario nazionale dell’associazione Francesco Tanasi, aggiungendo che sarà lui a guidare il “Movimento contro il caro bollette luce e gas”, promosso dal Codacons e da Consumatori Italiani contro i maxi-rincari delle bollette di luce e gas.

Ripercussioni su imprese e famiglie

“Gli incrementi delle tariffe energetiche – conclude Tanasi – stanno avendo ripercussioni pesantissime per i consumatori, per le imprese e per le attività in ogni settore, determinando un forte rialzo dei prezzi al dettaglio, con l’inflazione che a gennaio è balzata al +4,8% e ricadute per 1.474 euro annui a famiglia in termini di maggiore spesa”.

Verso lockdown produttivo

“Se si continua con questo trend di aumenti dell’energia e del gas prevediamo un lockdown produttivo”. Lo dichiara a BlogSicilia il vice presidente regionale di Confcommercio Elio Piscitello che commenta la grave situazione del commercio dopo l’impennata dei costi energetici. Perché, il cosiddetto caro bollette, oltre a colpire le famiglie e le aziende produttrici, sta fortemente penalizzando un comparto strategico per l’economia. Da una indagine di Confcommercio che abbraccia tutti i settori del commercio, servizi, logistica, trasporti e del turismo, si evince un aumento che va dal 55% fino ad arrivare al 110%.

Il caso di una fabbrica agrigentina

La Lega  porta l’esempio di una “bolletta raddoppiata dal novembre 2020 a quello 2021 per un’antica azienda siciliana che produce e installa prefabbricati: da 1.844,20 euro a 3.767,18 euro. E’ una fabbrica di Agrigento leader nel suo settore e che per l’insostenibilità del prezzo dell’energia vede oggi in serio pericolo il fatturato e il lavoro dei dipendenti. “Lo stesso sta accadendo per tantissime altre aziende – afferma il segretario leghista – e in particolare in Sicilia abbiamo il dovere istituzionale, politico e morale di tutelare chi produce e offre occupazione. Il medesimo ragionamento lo faccio per le famiglie che hanno consumato le medesime quantità di energia elettrica e gas per il riscaldamento dell’anno scorso e che non possono oggi pagare il doppio o addirittura il triplo nelle bollette. La Lega Sicilia assieme a tutta la classe dirigente nazionale del partito non retrocederà di un passo in questa che è un’autentica battaglia di civiltà per tutti. Faccio mie le parole di Matteo Salvini: “interventi strutturali e definitivi contro il caro bollette “.

Protestano i Comuni

Proteste simboliche in decine di città nei giorni scorsi. Da Palermo a Catania ma anche in numerosi piccoli comuni si sono spente le luci dei luoghi simbolo per le comunità.  I rincari dell’energia colpiscono imprese e famiglie ma rischiano anche di mandare a gambe all’aria i conti delle partecipate comunali e far saltare i servizi erogati dai Comuni ai cittadini.