• Al Cervello con Covid stop a interruzioni volontarie di gravidanza
  • Lo stop al reparto di Ostetricia e Ginecologia crea disagi, la denuncia della Caronia
  • Il dirigente Mario La Rocca fa sapere di riattivare entro la prossima settimana i servizi

Dall’inizio della pandemia, con la chiusura del reparto di Ostetricia e Ginecologia dell‘Ospedale Cervello, a Palermo si è di fatto interrotta del tutto l’attività di supporto alla procreazione medicalmente assistita mentre una gravissima contrazione hanno avuto le interruzioni volontarie di gravidanza e tutte le attività di medicina preventiva rivolte a puerpere e nascituri. Emerge in Commissione sanità all’Assemblea Regionale Siciliana con i  numeri portati da Marianna Caronia.

Caronia: “Donne vittime due volte”

“Ancora una volta le donne e più piccoli sono vittime due volte”, sottolinea la deputata regionale di Forza Italia.  “Basti pensare – ha detto la deputata di Forza Italia – che nel 2019 il Cervello aveva realizzato oltre 2.300 procedure di diagnosi prenatale, scese a 1.800 nel 2020 e azzerate del tutto nel 2021”. Non vanno meglio le interruzioni volontarie di gravidanza chirurgiche e farmacologiche, passate da 227 a 3, quest’ultime su pazienti Covid positive, e per le attività di procreazione assistita, passate da 188 a zero. Questi i numeri portati in Commissione dalla parlamentare azzurra.

Gli effetti collaterali della pandemia

“Se qualcuno voleva esempi di “effetti collaterali” del Covid-19 sulla sanità siciliana – prosegue Caronia – eccone uno clamoroso, cui è assolutamente urgente e prioritario porre rimedio, perché ancora una volta non parliamo di freddi numeri ma di persone, donne e nascituri in particolare, che di fatto in città non ricevono più assistenza sanitaria, se non in modo marginale”.

Una buona notizia

Ma c’è una buona notizia. L’impegno, formalizzato dal Dirigente Mario La Rocca, di riattivare entro la prossima settimana i servizi di ostetricia, ginecologia, PMA e IVG. “Servizi dei quali – sottolinea Caronia – la quinta città d’Italia non può rimanere di fatto sfornita per un intero anno e che vanno anzi potenziati, garantendo al Cervello e a tutte le strutture impegnate adeguate risorse umane e finanziarie”.