“Siamo innanzitutto molto amareggiati per non essere stati convocati al tavolo tecnico convocato dal Comune per apporre correttivi al regolamento sulle carrozzelle, nonostante avessimo dato la nostra disponibilità: del resto a quel tavolo, composto solo da veterinari e rappresentanti delle istituzioni, non era presente nessuna associazione di tutela degli animali: questa è una pecca grave visto che si è parlato di benessere animale”. Così Sonny Richichi, presidente di IHP (Italian Horse Protection Onlus), la prima associazione italiana di tutela dei cavalli, commenta la strada scelta dal Comune di Palermo per modificare l’ordinanza recentemente emessa per regolare il “servizio” di carrozzelle trainate da cavalli, oggetto di numerose critiche.

Le critiche dell’associazione animalista

“Nel merito avremmo volentieri detto la nostra per parlare di benessere del cavallo in senso autentico e complessivo, mentre ancora una volta il Comune si limita a definire le regole per il funzionamento del servizio: non si spende una parola sulla vita quotidiana che questi animali sono costretti a vivere, nella migliore delle ipotesi costretti fra il traino delle carrozze e la reclusione in un box. Ancora una volta non è così che si tiene in considerazione il benessere animale che evidentemente non è al centro delle preoccupazioni dell’Amministrazione Comunale impegnata, ci sembra, a smuoversi giusto per far vedere che sta facendo qualcosa: bene, questo ‘qualcosa’ non è minimamente sufficiente”, conclude il presidente di IHP.

Morti due cavalli

Nei giorni scorsi sono stramazzati a terra due cavalli a Palermo, a causa del caldo torrido. Il 26 luglio un cavallo che traina una carrozza è stramazzato a terra davanti al teatro Massimo, in piazza Verdi. Un caso analogo si era verificato il 23 luglio in via Roma.

La posizione dell’assessore

Decisa scorta di almeno 10 litri d’acqua a bordo. “Non è possibile individuare una soglia termica valida per tutti gli animali visto che molto dipende dall’età, dalla razza e dalle condizioni del singolo cavallo – ha detto nei giorni scorsi l’assessore ai Diritti degli animali Toni Sala – Per questo introdurremo una certificazione di buona salute di validità annuale che diventerà semestrale per i cavalli con più di 20 anni; prevedremo una scorta di almeno 10 litri d’acqua a bordo delle carrozze e imporremo l’uso di cappellini e ideonee coperture per il capo degli animali; predisporremo aree di sosta adeguatamente coperte.

Il tavolo tecnico ha anche raccomandato che il carico trainato non sia superiore al doppio del peso del cavallo, che l’attività non ecceda le 8 ore quotidiane e che ci sia una adeguata sosta tra le corse; in caso di allerta caldo di livello 3, il tavolo tecnico ha proposto di ridurre le ore quotidiane da 8 a 6 e di non esercitare l’attività dalle ore 13 alle ore 16″.

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