Nei giorni scorsi gli agenti della polizia municipale della unità operativa controllo attività commerciali su Area pubblica sono intervenuti a piazza Verdi a seguito della segnalazione in merito a un cavallo che, posto al traino di una carrozza, si trovava riverso al suolo.
Congiuntamente con il personale veterinario dell’Asp, intervenuto sul posto, si è proceduto a verificare le condizioni dell’animale. Non constatando uno stato di grave malessere tale da impedirne lo spostamento, si è disposto l’affidamento al proprietario con l’obbligo di successive verifiche sanitarie.
Oltre ai dovuti accertamenti in corso, infine, gli agenti hanno provveduto a sanzionare il conducente della carrozza per le violazioni al codice della Strada.
Polemiche sull’ordinanza di Lagalla
Nei giorni scorsi il sindaco Roberto Lagalla ha emanato una ordinanza per tutelare i cavalli ed evitare malori dovuti al gran caldo. Stop alle vetture a trazione animale con temperature superiori a 37 gradi o in presenza di allerta meteo rossa. Questo è in sintesi il contenuto dell’ordinanza, entrata in vigore il 18 luglio scorso, con la quale il sindaco di Palermo Roberto Lagalla ha regolamentato il lavoro dei vetturini. Provvedimento redatto in seguito all’incontro fra il primo cittadino e le associazioni di categoria, che però non ha incrociato i favori del mondo degli animalisti e ha subito numerose critiche sui social.
Le critiche da animalisti e dalle opposizioni
In effetti, le richieste degli animalisti e dei cittadini che avevano sottoscritto una petizione online sul tema erano ben diverse. In una lettera indirizzata proprio al primo cittadino e al Prefetto, gli attivisti avevano chiesto la sospensione della circolazione delle vetture a trazione animale a temperature superiori a 25 gradi. Ciò in un arco di tempo che andava dalle 11 alle 17 e con un provvedimento valido dal 15 giugno al 15 settembre. Condizioni ritenute evidentemente eccessive dal primo cittadino, che ha optato per una versione più light del provvedimento.
Critiche che, peraltro, hanno interessato anche il precedente provvedimento emesso dall’ex assessore Antonino Sala e dall’ex primo cittadino Leoluca Orlando e relativo all’estate 2021. Atto che gli animalisti hanno definito come “del tutto fallimentare, poichè privo di alcun fondamento scientifico“. Le associazioni di categoria, in tal senso, sottolineavano come, nella scorsa stagione estiva, fossero mancati i controlli e come, all’interno del documento, non fossero stati compresi elementi quali l’inquinamento dell’aria o il carico a cui l’equino era sottoposto. Ciò ritenendo il limite dei 35 gradi come eccessivo.
Polemiche alle quali si è unita quella della consigliera comunale Mariangela Di Gangi. L’esponente di Progetto Palermo ha sottolineato nei giorni scorsi i limiti dell’ordinanza, la quale aumentava invece di diminuire il limite di temperatura consentito, facendo riferimento a delle “allerte meteo rosse. Fattispecie che però non esistono in relazione alle ondate di calore. Una toppa peggiore del buco”, l’ha definita l’esponente d’opposizione. Intanto, la stagione estiva prosegue e i cavalli saranno costretti a lavorare ancora sotto la canicola.
Le regole della nuova ordinanza
Una presa di posizione, quella del sindaco, dettata proprio dall’ennesima protesta da parte del mondo animalista. Ciò a causa delle alte temperature registrate in questo inizio d’estate nel capoluogo siciliano e dei fatti occorsi lo scorso anno all’interno del capoluogo siciliano.
Così, a partire dal 18 luglio, “in caso di allerta meteo rossa, la circolazione di vetture pubbliche a trazione animale sarà vietata dalle ore 12.30 alle ore 16. Inoltre, lo stop sarà in vigore dalle ore 13 alle ore 15.30 nei giorni in cui sarà rilevata una temperatura dai 37 gradi in su”.
Un provvedimento che sarà accompagnato da regole suppletive, come quella del riposo di 10 minuti ogni due ore di lavoro sostenuto dai cavalli. Equini che dovranno essere idratati con una certa frequenza. A tal proposito, i Cocchieri dovranno dotarsi di una dispensa d’acqua di dieci litri.
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